L’attivista di Stay Angri – Fonte Civile segnala il pericolo quotidiano per residenti e mezzi pesanti lungo la via di confine con Sant’Egidio.
Una strada al limite della percorribilità
Via Canneto Est, periferia di Angri a ridosso della via Nazionale, si presenta come una strada profondamente danneggiata, segnata da crepe, cedimenti e buche che rendono pericoloso il transito quotidiano. A denunciarlo è l’ex Consigliere Comunale Eugenio Lato, attivista di Stay Angri – Fonte Civile, che da settimane raccoglie segnalazioni e immagini fornite dai residenti.
“Quello che vedete nelle foto non è un terremoto: è la strada su cui vivono e passano ogni giorno i residenti”, afferma Lato, sottolineando come la situazione abbia ormai superato la soglia della tollerabilità.
Un percorso a ostacoli per residenti e mezzi pesanti
La strada è percorsa non solo da auto e moto, ma anche da TIR e mezzi pesanti diretti ai numerosi depositi della zona. Una condizione che amplifica il rischio quotidiano.
“Buche, crepe, cedimenti… un percorso a ostacoli dove transitano anche TIR e mezzi pesanti”, denuncia l’attivista. “È un pericolo reale per auto, moto e pedoni, e non può essere ignorato ancora”.
Il nodo delle responsabilità tra Angri e Sant’Egidio
Via Canneto Est è una delle strade che rappresenta un confine amministrativo tra Angri e Sant’Egidio del Monte Albino. Questa particolare posizione ha spesso generato incertezza e rimpalli di competenze, rallentando ogni tipo di intervento. Lato evidenzia il problema con chiarezza: “Via Canneto Est è una strada di confine e finisce troppo spesso in quel limbo di responsabilità che non porta a nulla”.
Da qui la decisione di formalizzare una richiesta ufficiale: “Abbiamo protocollato una richiesta a entrambi i Comuni per chiarire chi ha la competenza sul tratto e avviare subito i lavori di messa in sicurezza”.
L’appello: basta attese, servono interventi immediati
L’ex consigliere insiste sull’urgenza. “Qui non servono rimpalli: serve intervenire subito”, dichiara, rimarcando come il dissesto della strada rappresenti un rischio per la sicurezza pubblica e per l’incolumità dei cittadini. “Lo ripeto chiaramente: qui non c’è un confine, c’è un problema. E va risolto”, conclude Lato, auspicando una collaborazione efficace tra le amministrazioni coinvolte.
Cittadini esasperati e comunità in attesa di risposte
Intanto, i residenti continuano a convivere con una situazione ormai insostenibile. Le segnalazioni documentano quotidianamente la difficoltà nel percorrere la strada e la paura per possibili incidenti.
Il gruppo Stay Angri – Fonte Civile ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni: “Siamo pronti a fare la nostra parte. Ma questa volta serve un impegno serio da parte di chi governa”.
Un appello chiaro, accompagnato da una richiesta altrettanto netta: mettere fine ai ritardi e restituire sicurezza a una comunità che non può più aspettare.
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