Un’assenza che si fa notare
A Pagani, nel pieno delle turbolenze politiche seguite alle dimissioni di Pietro Sessa, c’è una figura che manca all’appello. È quella di Salvatore Bottone, sindaco della città tra il 2014 e il 2019, protagonista di una legislatura che, pur senza grossi scossoni, seppe garantire equilibrio, conti in ordine e un’amministrazione misurata. La sua uscita di scena è legata alla sconfitta subita nel successivo confronto elettorale con Alberico Gambino, la cui popolarità in quel periodo risultò travolgente.
L’ombra di un ritorno?
Da allora, Bottone ha scelto la discrezione. Poche uscite, e ancora nessun posizionamento nel contesto politico attuale. Eppure, in molti — nei bar, nei corridoi dei palazzi e tra i cittadini — si chiedono se il suo sia un semplice passo indietro o un definitivo addio. In una fase in cui la città appare alla ricerca di stabilità, c’è chi vedrebbe nel suo profilo sobrio e concreto un’àncora di affidabilità.
Equilibrio e metodo, oggi merce rara
Uomo sostanzialmente di centro che però ha abbracciato il movimento socialista, amministratore cauto ma attento, Bottone ha lasciato in eredità un’immagine di sobrietà istituzionale, fatta di prudenza nei conti pubblici e di un’agenda politica mai urlata. Oggi quella postura, all’apparenza superata dai ritmi più frenetici dello scontro tra le forze politiche, potrebbe tornare ad attrarre proprio per contrasto. Ma resta da capire bene se Bottone conserva ancora la forza aggregante che un tempo gli consentì di tenere insieme anime diverse e costruire consenso che si rivelò senza personalismi.
Tra passato e possibilità
Il suo nome resta, comunque, associato a una delle stagioni amministrative più tranquille dell’ultimo decennio. Forse per questo, tra chi auspica un suo ritorno e chi invece considera chiuso quel capitolo, c’è un rispetto diffuso. Salvatore Bottone è oggi una presenza – assenza nella politica paganese: non interferisce, non interviene, ma il suo silenzio pone comunque degli interrogativi. E in una città in cerca di nuovi equilibri, anche chi tace può diventare nuovamente anello mancante.