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Corbara. E il sindaco manda tutti a letto presto

Il sindaco di Corbara introduce un rigido coprifuoco notturno, vietando socialità e rumori, con multe fino a 500 euro.

Il paese che dorme (per ordinanza)

A Corbara, borgo accogliente e folkloristico ai piedi dei Monti Lattari, la quiete non è più solo un pregio naturale ma un obbligo di legge. Tutti a nanna presto. Il sindaco Pietro Pentangelo ha firmato un’ordinanza che, per rigore e dettagli, ricorda i decreti da “emergenza sicurezza”, con tanto di sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori.

Il decalogo del silenzio

Dalle 22 alle 6 del mattino, è vietato radunarsi in via Aldo Moro e lungo il collegamento con via Giordano. Stesso orario per il divieto di accesso al parco giochi attrezzato. A questo si aggiunge l’ordine, valido per tutto il territorio comunale, di non produrre rumori tali da disturbare il riposo altrui.

È un regolamento che, in poche righe, congela e assopisce quel poco di vita notturna del paese: niente chiacchiere in piazza, niente risate al parco, niente “chitarre sotto le stelle”. Eppure potenzialmente Corbara è un luogo di accesso e transito per la Divina Costiera D’Amalfi.

Malumori e ironie

Se lo scopo ufficiale è preservare la quiete pubblica, l’effetto collaterale è un senso di autoritarismo e immobilismo che molti cittadini definiscono “tristezza da ordinanza”. Le critiche arrivano non solo dai residenti, abituati a una socialità serena, spontanea, mai d’impeto e vivace, ma anche da una parte della maggioranza comunale, finora granitica nel sostenere il sindaco e che mostra cedimenti.

In paese si ironizza ma sempre sottovoce: “Così ci estinguiamo in silenzio, ma ordinatamente”.

L’autoritario in versione Lattari

Più che un atto amministrativo, sembra un manifesto d’epoca, con regole imposte dall’alto e poche possibilità di deroga. Il sindaco, insomma, detta tempi e modi della vita pubblica, anestetizzando le sere estive di un borgo che vive di incontri casuali, racconti a voce alta e risate che si sentono fino alle case.

Multe e segnalazioni

Chi non rispetta i divieti, crudelmente, rischia fino a 500 euro di multa, con tanto di segnalazione all’ARPA in caso di rumori molesti. Un apparato sanzionatorio che, per la sua severità, fa sorridere chi conosce e vive Corbara: un paese dove, fino a ieri, la socialità era la vera forza della comunità.

Il paradosso di Corbara

Da luogo accogliente e folkloristico a paese che spegne le luci (e le voci) alle dieci di sera: l’ordinanza di Pentangelo resterà nella memoria come “il divieto da antologia” che ha trasformato la vita pubblica in un silenzioso protocollo da rispettare. Con buona pace di chi crede ancora che il rumore della gente felice sia il suono più bello. Si dovrebbe iniziare a pensare di voltare pagina.

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Luciano Verdoliva
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