Scafati. Il consigliere Francesco Carotenuto denuncia lo spopolamento: colpa di inquinamento, tasse alte, mancanza di lavoro e politiche solo di facciata.
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I dati ISTAT
Scafati non cresce, anzi arretra. Secondo gli ultimi dati ISTAT, in dieci anni la popolazione cittadina si è ridotta del 5,9%. Un calo che racconta una tendenza chiara: cittadini che abbandonano la città in cerca di opportunità altrove, mentre il territorio si impoverisce non solo numericamente ma anche socialmente ed economicamente.
Una città che perde identità
«È una fuga silenziosa che tutti vediamo – ha osservato il consigliere comunale Francesco Carotenuto – ma che la politica continua a ignorare». Scafati secondo Cartenuto pagherebbe l’assenza di un piano di sviluppo, la carenza di infrastrutture, un tessuto economico fermo e la qualità della vita in netto peggioramento. I giovani, sopratutto, scelgono di andarsene: una desertificazione sociale che rischia di rendere la città sempre più fragile.
Le cause del declino
Tra i motivi della fuga, Carotenuto elenca senza mezzi termini: inquinamento, mancanza di lavoro, assenza di servizi, tasse in aumento. Una fotografia impietosa, che stride con l’immagine festaiola e di facciata che spesso la politica locale preferisce offrire, concentrandosi su notti bianche ed eventi temporanei invece che su piani strutturali di rilancio.
La politica e le sue responsabilità
Il messaggio è chiaro: senza scelte serie e lungimiranti, Scafati rischia di svuotarsi progressivamente. «Servono politiche per lo sviluppo, il lavoro e la qualità della vita – ribadisce Carotenuto – altrimenti resteremo solo a contare chi se ne va». Un monito che pesa, perché riguarda il futuro stesso della città e della sua comunità.