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Campania. Gli importanti interventi previsti nei porti campani: condizione essenziale per lo sviluppo

Campania. Il piano di sviluppo dei porti campani, sostenuto da ingenti fondi, mira a potenziare infrastrutture, sostenibilità e competitività economica, favorendo crescita e occupazione

Gli importanti interventi previsti nei porti campani: condizione essenziale per lo sviluppo economico del territorio

I porti della Campania si trovano al centro di un ambizioso piano di sviluppo e riqualificazione infrastrutturale, con l’obiettivo di rilanciare l’intero comparto portuale e contribuire alla crescita economica della regione. Come riportato, tempo fa, da L’Informazione Marittima, grazie a un finanziamento complessivo di oltre 600 milioni di euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da altri fondi, i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia stanno realizzando importanti interventi per migliorare le loro infrastrutture, favorire la sostenibilità e rispondere alla crescente domanda di servizi efficienti e tecnologicamente avanzati.

Il porto di Napoli

Il porto di Napoli beneficerà di circa 260 milioni di euro destinati a lavori di dragaggio, alla predisposizione di cold ironing per l’alimentazione elettrica delle navi in banchina, e al miglioramento della viabilità con il riassetto delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Salerno, con oltre 120 milioni di euro di investimenti, vedrà il prolungamento delle banchine, il progetto “Porta Ovest” per i mezzi pesanti, dragaggi e l’installazione di impianti per la produzione di energia dal moto ondoso. Questi lavori, uniti a ulteriori finanziamenti di 220 milioni di euro provenienti da altre fonti, garantiranno al sistema portuale campano una maggiore capacità competitiva, rispondendo anche alle esigenze di sostenibilità ambientale e sicurezza.

Lavori assegnati

A fine 2023, l’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale ha completato le gare per l’assegnazione dei lavori previsti dal PNRR, rispettando le tempistiche imposte dal piano. Tra gli interventi in corso, la nuova Stazione Marittima del Molo Beverello a Napoli, attesa per l’estate 2024, offrirà un collegamento diretto con la rete metropolitana, potenziando l’accoglienza per turisti e passeggeri. Inoltre, il restauro dell’Immacolatella Vecchia permetterà di creare un Museo dell’Immigrazione e un Port Center, destinato a promuovere i mestieri del mare. Ulteriori lavori prevedono la costruzione di un nuovo parcheggio sotterraneo con 500 posti auto, espandibile fino a 1.000, e il restauro dei Magazzini Generali.

Sul fronte della sostenibilità energetica, si prevede l’avvio nel 2025 di un sistema di bettolinaggio a Napoli, che consentirà il rifornimento di gas naturale liquefatto (GNL) sia per le navi (ship-to-shore) che per i mezzi pesanti (ship-to-truck). Questo progetto, tra i primi in Europa per innovazione, rappresenta un ulteriore passo verso la riduzione delle emissioni inquinanti, con possibilità future di estensione al bio-GNL e all’ammoniaca.

Il porto di Salerno

Il porto di Salerno, con il prolungamento del Molo Manfredi e la riqualificazione del porto di Santa Teresa, si prepara ad accogliere un numero sempre maggiore di passeggeri e crocieristi, e “Porta Ovest” migliorerà ulteriormente l’accessibilità per i mezzi pesanti. Anche in questo porto si sta sviluppando un sistema per la produzione di energia dalle onde, sfruttando cassoni tecnologicamente avanzati, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Castellammare di Stabia e la cantieristica

A Castellammare di Stabia, infine, la cantieristica, supportata dalla presenza di Fincantieri, è in forte espansione grazie a nuovi investimenti. Qui si prevede una crescita occupazionale, in particolare giovanile, sia nell’assistenza che nella costruzione navale. A questo polo si aggiunge l’attenzione allo sviluppo della pesca, un settore con vaste prospettive di crescita economica.

La ZES come prospettiva di sviluppo

Tra le prospettive di sviluppo più rilevanti per il 2024 figura l’istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno, la cui attivazione è prevista per marzo. Come evidenziato da “L’Informazione Marittima”, la ZES unica rappresenta un’opportunità significativa per le imprese meridionali coinvolte nei settori di esportazione e importazione. Le aziende potranno beneficiare di agevolazioni fiscali, incluse nel credito d’imposta, incentivando così una maggiore competitività e stimolando nuove iniziative produttive e logistiche per l’intero comparto marittimo e industriale.

Il piano di sviluppo

Il piano di sviluppo dei porti campani, già avviato con una serie di successi tra cui il record storico di crocieristi e passeggeri nel 2023, punta a consolidare la rete di trasporti e infrastrutture della regione. Nel 2024, con la prevista crescita della domanda turistica e commerciale, il sistema portuale campano si configura come un elemento centrale per il rilancio economico e l’attrazione di investimenti, fornendo un modello sostenibile e resiliente per il Sud Italia.

Il sistema portuale campano

Gli interventi in atto dimostrano come il settore portuale stia rispondendo alla sfida della sostenibilità attraverso politiche orientate alla transizione energetica, alla tutela ambientale e alla responsabilità sociale, garantendo al contempo efficienza operativa e maggiore sicurezza. In questo contesto, il sistema portuale campano si configura come un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile, con una chiara visione di lungo termine che integra crescita economica e tutela dell’ambiente, ponendo solide basi per un futuro prospero e sostenibile.

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