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Duro attacco del Pd ad Angri: “D’Aniello simbolo di decadenza politica”

Attacco del Pd angrese a Maria D’Aniello: accuse di decadenza politica, gestione inefficace, sprechi e ambizioni personali mascherate da retorica sociale.

Un attacco senza precedenti

Il Partito Democratico di Angri rompe gli indugi e affonda il colpo contro l’assessore uscente alle Politiche sociali Maria D’Aniello. In una durissima nota firmata dal segretario cittadino Gianluigi Esposito e dai consiglieri comunali Caterina Barba, Roberta D’Antonio e Domenico D’Auria, l’assessore viene definita “simbolo di decadenza politica angrese”.

“Il panegirico dell’assessore è un patchwork mal riuscito”

Il documento parla di un panegirico “che è un patchwork mal riuscito: tanto copia e incolla, mancanza di vedute e, soprattutto, nessuna reale conoscenza delle problematiche sociali della città. Un esercizio di retorica che scivola spesso nel ridicolo, con dichiarazioni slegate dalla realtà quotidiana, da intelligenza artificiale”.

Pronto intervento sociale inesistente e guerra degli anziani

Il Pd denuncia che “il cosiddetto pronto intervento sociale davvero funziona come dovrebbe? Le strade ci raccontano di un disagio psichico e sociale diffuso: una città che somiglia più a una colonia improvvisata per nudisti che a un centro urbano”. L’attacco si concentra anche sul Centro Anziani: “ha alimentato una frattura tra gli anziani del Centro di Via Colombo tanto da forzare l’apertura di un altro centro speculare in Via Leonardo Da Vinci con ulteriori esborsi per le tasche dei cittadini. D’Aniello in questi anni ha alimentato la ‘guerra degli anziani’”.

Numeri modesti e poveri dimenticati

Sulla gestione dei centri di accoglienza, la nota rimarca: “elenca strutture che, messe tutte insieme, riescono a offrire qualche servizio a poco più di un centinaio di utenze. È questa la missione di un assessorato in una città di circa 35mila abitanti? La realtà è ben diversa: gli ultimi, i poveri, gli anziani soli e i portatori di disabilità – che hanno bisogno di assistenza domiciliare – vengono dimenticati o emarginati”.

Il caso del cittadino non deambulante

Emblematico, secondo il Pd, il caso di un cittadino non deambulante: “da due anni vive in condizioni inumane e l’assessore, in due anni, ha saputo offrirgli soltanto una prospettiva umiliante: il ricovero in una RSA. Un insulto per un uomo che ha poco più di cinquant’anni”.

Milioni scomparsi e accuse interne

Non mancano le ombre sui fondi: “resta senza risposte la vera questione: ma come si fanno a impregnare 1,2 milioni di euro? Siamo sicuri che stia dicendo la verità? Non sembra, avrà letto male come suo solito visto il precedente con le assistenze domiciliari”. Inoltre, si denuncia che “i fondi dedicati del suo assessorato sarebbero stati spostati e spesi per festini e altro dai suoi colleghi di maggioranza. La politica seria non accusa a mezza voce: denuncia e prende le distanze”.

Dimissioni a intermittenza e titoli ostentati

Il Pd sottolinea come D’Aniello abbia collezionato “dimissioni dalla sua stessa maggioranza, salvo poi rientrare, sempre per protesta e amor di popolo”. Quanto ai titoli accademici, “si compiace del titolo di dottoressa. Peccato che oggi basti poco per appendere una pergamena al muro”.

Lessico, social e decadenza cittadina

Il lessico dell’assessore, si legge, “tradisce i suoi limiti. Si ostina a parlare di disabili, quando ormai il termine corretto è portatori di disabilità”. Duro anche l’attacco alla gestione della comunicazione: “tra video che generano ilarità, sorrisi finti e frasi fatte, sembra più concentrata a collezionare like che a risolvere problemi”.

Ambizioni personali e fallimenti politici

La nota si chiude con l’affondo: “il progetto vero di D’Aniello non è sociale né amministrativo, ma personale. La candidatura a sinistra, o forse a destra, già firmata e nascosta, lo dimostra. Cosimo Ferraioli e la Famiglia Sorrentino, se avessero realmente a cuore la città, si sarebbero dimessi anni fa. Ci auguriamo solo che gli elettori siano finalmente consapevoli di questo decennio flagellato di fallimenti”.

Angri. Maltempo e allagamenti: e la papera non galleggia…

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