Angri. Luciano Verdoliva rilancia un progetto per studenti in difficoltà, aprendo scenari che intrecciano educazione, comunità e forse anche un futuro impegno politico.
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La genesi dell’idea
Angri e l’inclusione scolastica. Non è un’iniziativa nata per caso, ma la risposta a un bisogno che ogni anno diventa più evidente: colmare i vuoti formativi dei più giovani. In questo solco si inserisce la riflessione di Luciano Verdoliva, che racconta, dal suo profilo social, la prima proposta avanzata a un amministratore locale.
«Qualche tempo fa avanzai a un amministratore – che, per ragioni contingenti di natura legale, chiamerò X – la proposta di avviare un progetto di sostegno didattico rivolto agli studenti delle scuole medie in difficoltà nelle materie letterarie», spiega Verdoliva.
Un sostegno accessibile
Il progetto non punta a sostituire i doposcuola privati, ma a offrire un’alternativa a chi non può permetterseli. «L’idea nasceva da un’esigenza concreta: offrire un servizio di recupero e potenziamento gratuito o accessibile, a beneficio di quei ragazzi che, per ragioni economiche o familiari, non avrebbero potuto usufruire di doposcuola privati», sottolinea.
Metodi e risorse
Verdoliva racconta come il progetto fosse già stato strutturato in ogni dettaglio, pronto a partire con il supporto di supporter commerciali, professionisti e volontari. «Avevo predisposto strumenti, metodi e risorse umane, trovando anche sostenitori pronti a collaborare. La mia richiesta all’amministrazione era semplice e circoscritta: la disponibilità di un locale comunale, uno spazio civile in cui ospitare i giovani e costruire insieme un percorso di apprendimento qualificato, capace di coniugare competenza e inclusione sociale», afferma.
Una convinzione che cresce
Con il tempo la consapevolezza si è rafforzata: non si tratta solo di una proposta educativa, ma di un tema che riguarda la coesione sociale. «Oggi, a distanza di tempo, la convinzione che questo progetto debba realizzarsi non solo permane, ma si è rafforzata. Le fragilità educative rappresentano infatti una delle principali linee di frattura del nostro tempo: ignorarle significa alimentare nuove diseguaglianze e compromettere le possibilità di crescita delle generazioni future», prosegue Verdoliva.
Oltre il presente
L’orizzonte non è limitato all’attuale ciclo amministrativo. La visione va oltre, verso un impegno che intreccia educazione, comunità e politiche sociali. «Non so se questa iniziativa troverà compimento nell’attuale ciclo amministrativo o se dovremo attendere il prossimo, ma resta intatta la fiducia che un progetto del genere, radicato nella buona fede e nella speranza, possa finalmente vedere la luce e divenire patrimonio della comunità», conclude Verdoliva.
Una prospettiva più ampia
Il progetto sembra corrispondere a un tassello di un disegno più ampio, che guarda non solo ai giovani ma all’intero tessuto sociale cittadino. Il riferimento al futuro amministrativo, pur velato, lascia intendere che l’impegno per l’educazione e il terzo settore possa diventare uno dei cardini delle scelte politiche del prossimo anno che potrebbe vedere in campo proprio Verdoliva da sempre un giornalista “impegnato”.