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Sicurezza e videosorveglianza a Scafati: periferie senza copertura, 15 telecamere guaste

Scafati. Il consigliere Carotenuto denuncia problemi di videosorveglianza: 15 telecamere non funzionano e periferie vulnerabili restano senza controllo.

Sicurezza e videosorveglianza a Scafati: periferie senza copertura, 15 telecamere guaste

Emergenza sicurezza e videosorveglianza a Scafati, il passaggio del consigliere comunale Francesco Carotenuto al Comando di Polizia Locale svela mancanze e disagi. Delle 80 videocamere presenti sul territorio un quarto sono installate solo nel cimitero comunale, 15 sono danneggiate e mancano “occhi” strategici nelle periferie. Da tempo nel territorio dell’agro si invoca l’aiuto della videosorveglianza come strumento di deterrenza e prevenzione di reati di qualunque tipo, ma spesso a fare la differenza sul tema è la gestione delle telecamere.

L’iniziativa

Partendo da questo presupposto nasce l’iniziativa del consigliere Carotenuto, rivoltosi al locale Comando di via Pietro Melchiade per comprendere lo stato di salute del sistema di videosorveglianza locale. A partire dalla distribuzione dei dispositivi, concentrati su alcune zone rispetto che altre come ad esempio il Cimitero Comunale, ormai blindatissimo dopo anni passati di notizie di vandalismo ed effrazioni.

Periferie al buio

Buio pesto invece in tante zone di periferia, purtroppo le stesse aree colpite dalla nuova ondata di criminalità che si è abbattuta su tutto il territorio. “Mio malgrado devo constatare che il sindaco non solo non ha contezza, ma ha detto tante inesattezze riguardo al funzionamento della videosorveglianza” dichiara Carotenuto, in riferimento all’ultima interrogazione consiliare presentata dalla minoranza “Delle circa 80 telecamere installate sul territorio comunale, circa 15 non sono funzionanti, a dispetto delle quattro che il Sindaco mi ha riferito in consiglio comunale. Tra cui quella al Plaza dove accadono spesso e volentieri problemi di ordine pubblico e microcriminalità”.

Ma non solo assenza di telecamere, visto che quelle installate spesso “riprendono esclusivamente la strada e non luoghi dove purtroppo si registrano eventi criminosi o presenze di baby gang”. Si richiede così all’ente un nuovo impegno sulla materia sicurezza, che possa passare anche dall’adozione della proposta di controllo civico del vicinato approvata quasi un anno fa all’unanimità.

 

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Alfonso Romano
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