La Zes tra sviluppo e speculazioni
La Zona Economica Speciale (Zes) è nata con l’obiettivo di attrarre investimenti, favorire le imprese e creare nuova occupazione grazie a incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche. Nelle intenzioni del legislatore, uno strumento di crescita per territori spesso marginalizzati. A Sant’Egidio del Monte Albino, però, questo dispositivo sembra trasformarsi in terreno di scontro politico e in strumento che darebbe spunto per presunte speculazioni urbanistiche secondo l’architetto Giovanni Marrazzo.
Le accuse di Marrazzo
«A Sant’Egidio sono nate nuove professioni. Quella più diffusa ultimamente è quella di “spacciatori” di Zes con conferenza di servizi, per costruire dove non si potrebbe, con variante urbanistica allo strumento urbanistico». Con queste parole, l’architetto Giovanni Marrazzo ha attaccato duramente l’amministrazione comunale, denunciando un uso distorto degli strumenti di pianificazione.
Politici trasformati in “istigatori”
Secondo Marrazzo, il fenomeno non riguarda singoli episodi ma un atteggiamento diffuso, che vede protagonisti politici e amministratori: «Peccato che questi spacciatori o, per meglio dire, “istigatori” di Zes rivestano ruoli politici e funzioni che dovrebbero tendere a salvaguardare i territori e non deturparli in cambio di materiali tornaconti».
Tra politically correct e interessi privati
L’architetto ha rimarcato l’assenza di coerenza e di responsabilità etica da parte di chi guida il Comune: «Esiste il politically correct, che dovrebbe guidare l’operato di politici e amministratori. Ci si lamenta del territorio ma si fa il possibile, anzi l’impossibile, per aggravare la situazione».
Una “bomba” ambientale e sociale
Il passaggio più duro delle dichiarazioni riguarda la creazione di nuove criticità per il territorio: «Recentemente è stata creata una vera bomba in una parte del nostro territorio, facilmente riconoscibile dai miasmi e dai problemi di inquinamento e di traffico che si fanno prepotentemente notare tutti i giorni».
L’accusa di immoralità
Marrazzo non risparmia giudizi pesanti sui protagonisti di queste scelte: «Qualche immorale politico non trova di meglio da fare, che cercare di aumentarli e amplificarli, fregandosene della collettività, inseguendo solo un venale tornaconto, pur sapendo di assassinare questo Paese. E le stelle stanno a guardare!».
Un’amministrazione sotto pressione
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio La Mura è ormai nell’occhio del ciclone. Le accuse dell’architetto Marrazzo si sommano a quelle di altri attori politici e civici, che da tempo contestano la mancanza di una vera programmazione urbanistica e ambientale. La tensione resta alta e il dibattito sulla gestione del territorio si preannuncia sempre più acceso a poco più di due anno dal prossimo turno elettorale amministrativo.