Una sospensione che pesa sul territorio
Il comprensorio agro nocerino sarnese continua a subire le pesanti conseguenze della sospensione della storica linea ferroviaria Napoli–Salerno, chiusa da tempo per lavori. Un intervento considerato necessario, ma che ha prodotto ricadute sociali significative: pendolari e studenti restano ostaggio dei servizi sostitutivi su gomma, costretti ogni giorno a fare i conti con traffico, ritardi e percorrenze interminabili.
Il supplizio dei servizi sostitutivi
Il trasporto su gomma, concepito per garantire un’alternativa, si è trasformato in un supplizio. Gli autobus sono insufficienti, le attese si protraggono per ore e i percorsi risultano esasperanti, moltiplicando i disagi quotidiani per chi deve recarsi a scuola o al lavoro.
Le accuse di Ventre
A denunciare con forza la situazione è Emiddio Ventre, che sottolinea come “alla sospensione della linea si sia aggiunta la cancellazione di numerose corse ferroviarie, privando ulteriormente i cittadini di un diritto essenziale come quello alla mobilità. La situazione è insostenibile e il territorio non può più essere lasciato solo davanti a tali disservizi”.