La preghiera per la pace universale
La Supplica alla Vergine del Rosario ha richiamato a Pompei migliaia di fedeli sotto la pioggia battente, nel ricordo di Bartolo Longo.
La celebrazione solenne
A Pompei sul sagrato del Santuario, gremito nonostante il maltempo, la messa è stata celebrata da mons. Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria, insieme con l’arcivescovo Tommaso Caputo e decine di sacerdoti. Centinaia di fedeli, con ombrelli e mantelli, hanno sfidato la pioggia per unirsi alla recita della Supplica, segno di una devozione popolare che resiste alle intemperie.
Il richiamo del vescovo Pisanello
Nel corso dell’omelia, mons. Pisanello ha definito quella che viviamo «la terza guerra mondiale a pezzi», sottolineando come «sufficiente volgere lo sguardo all’Europa e al Mediterraneo per potersi rendere conto che sorta di violenza viene perpetrata, soprattutto verso gli indifesi ed inermi, bambini e anziani». Un monito che ha collegato la tradizione della Supplica al grido d’allarme per la pace nel mondo.
Il saluto del Papa
Da Roma, al termine dell’Angelus, Papa Francesco ha voluto rivolgere il suo pensiero a Pompei, ringraziando in particolare i bambini che «si sono impegnati a recitare il Rosario», rafforzando così la catena di preghiera per la pace. Un legame simbolico tra la piazza di San Pietro e il sagrato pompeiano, uniti nello stesso atto di fede.
Un anniversario speciale
Quest’anno la Supplica ha assunto un valore particolare, cadendo nel 99esimo anniversario della morte di Bartolo Longo, il fondatore del Santuario, a due settimane dalla sua canonizzazione. Una doppia ricorrenza che ha intensificato la partecipazione e la commozione, soprattutto tra i devoti della Madonna del Rosario che nel mondo si contano a decine di milioni.
L’“ora del mondo”
La Supplica viene recitata due volte l’anno, l’8 maggio e la prima domenica di ottobre, sempre a mezzogiorno. È tradizionalmente definita “L’ora del mondo” perché invoca la pace universale, rappresentando uno dei momenti più significativi della spiritualità mariana contemporanea.
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