Aliberti difende la Zes come opportunità di sviluppo, Avagnano denuncia mancati incassi e minaccia un esposto alla Corte dei Conti.
Prosegue il confronto politico
Prosegue il confronto politico a Scafati sul tema della Zes e sulla gestione degli oneri di urbanizzazione legati alle varianti urbanistiche. Le posizioni del sindaco Pasquale Aliberti e del consigliere comunale indipendente Gennaro Avagnano si contrappongono con forza, dando vita a un acceso scambio di dichiarazioni che anima il dibattito cittadino.
La posizione del sindaco Aliberti
Il sindaco Aliberti rivendica il lavoro svolto dall’amministrazione: «La Zes è un’occasione straordinaria che la nostra città ha saputo cogliere prima di molte altre. Abbiamo lavorato più e meglio per creare sviluppo, semplificazione e occupazione. Io sono e sarò sempre dalla parte di chi investe: imprese, partite Iva, attività produttive. Sono loro che reggono l’economia, non l’assistenzialismo che certa politica continua a promuovere. Nessun potere è sottratto ai sindaci: c’è un’opportunità reale di crescita che abbiamo il dovere morale di sostenere».
Le accuse del consigliere Avagnano
Molto diverse invece le affermazioni di Avagnano, che punta il dito contro presunti mancati incassi per il Comune: «Perché il Comune non fa pagare agli imprenditori le centinaia di migliaia di euro dovuti? Senza gli oneri non si può costruire, vale per tutti. O si stanno favorendo gli amici degli amici? Il plusvalore previsto per legge viene ignorato, facendo risparmiare enormi somme a pochi privilegiati. Così si rischia un danno erariale di milioni di euro. Se non si interviene subito, scriverò alla Corte dei Conti».
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