Analisi del voto nell’Agro nocerino sarnese. Tra conferme, equilibri politici e nuove incognite istituzionali
L’analisi del voto nell’Agro nocerino sarnese
Abbiamo condotto una prima analisi in redazione sui flussi elettorali arrivati nella notte, scegliendo di restare lontani dalle dirette, ormai superate dall’efficienza dei siti istituzionali e dai social. Un quadro iniziale si è delineato anche nell’agro nocerino sarnese, dove gli equilibri politici legati alla governance Vincenzo De Luca appaiono sostanzialmente intatti. È presto per valutare i singoli candidati, ma emerge con chiarezza la conferma del blocco già presente in Consiglio regionale: saranno poi i calcoli complessi dei resti e delle proporzioni, con la consueta alchimia aritmetica, a definire la composizione finale dell’assemblea.
L’incognita della nuova filiera istituzionale
Resta ora da comprendere se si aprirà una filiera istituzionale rinnovata tra Regione e comuni, in particolare quelli amministrati dal centrodestra, oppure se prevarrà un nuovo paradigma nei rapporti politici. A uscire ridimensionata è certamente Fratelli d’Italia, che puntava a una leadership territoriale più marcata nell’Agro, forte anche di una rappresentanza europea con Alberico Gambino e della visibilità governativa garantita dal viceministro Edmondo Cirielli. L’elettorato, però, non ha premiato la svolta: ha preferito confermare un modello percepito come stabile e rodato, nonostante le criticità persistenti su sanità e ambiente, spesso acuite da tensioni con lo Stato centrale.
Le nuove prospettive della coalizione vincente
Il presidente Roberto Fico ha superato con largo margine il 60% insieme alla sua coalizione, un risultato che fino a poco tempo fa appariva impronosticabile. Le prossime ore offriranno lo spazio per analizzare i protagonisti di questa competizione, in cui alcuni candidati hanno inseguito il consenso con toni da imbonitori, mentre altri hanno saputo far valere competenza, radicamento e conoscenza reale del territorio. La Campania, ancora una volta, ha scelto la continuità, affidandosi a ciò che percepisce come sicurezza in un tempo incerto. Anche se l’astensionismo di questa tornata fa riflettere sulla condotta politica generale.
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