Angri. Il Pd cittadino, forte dell’ottimo risultato elettorale, propone un percorso condiviso tra forze progressiste e realtà civiche del territorio
Il segnale politico emerso dal voto
Ad Angri il recente risultato elettorale conseguito dal Partito Democratico e dalla lista A Testa Alta, sommato ai consensi ottenuti dal Movimento Cinque Stelle, dai Socialisti e dalla lista Fico, apre scenari nuovi nello scacchiere politico cittadino. Un quadro che, secondo il segretario cittadino Gianluigi Esposito, lascia intravedere la possibilità concreta di costruire un “campo largo” orientato verso il centro sinistra.
L’analisi di Esposito dopo le urne
Il segretario dem parla di una fase nuova, determinata dall’esito del voto e dal messaggio chiaro arrivato dagli elettori: “La campagna elettorale è finita, il centro sinistra ha vinto anche ad Angri, nonostante questa amministrazione di destra”, afferma Esposito.
Poi sottolinea: “L’elettorato angrese ha detto no ai candidati espressi dalla giunta Ferraioli, con un pesante giudizio negativo. Spetta a noi, forze di opposizione, riprendere in mano le sorti del paese, attraverso un vero e proprio progetto di rilancio per la città”.
Verso un progetto comune con forze civiche e sociali
Per il segretario Pd è arrivato il momento di una responsabilità collettiva: “Sarà il centro sinistra a garantire a questa città il rapporto con la Regione. Nelle prossime settimane dobbiamo cominciare a confrontarci con i movimenti civici, le associazioni e i cittadini: dobbiamo farlo per amore di questa città”. Un messaggio molto chiaro che mira a costruire una piattaforma condivisa, capace di unire competenze, visioni e radicamento territoriale.
Uno scenario in evoluzione verso il centro sinistra
Il risultato elettorale ridisegna, quindi, gli equilibri locali cancellati dal decennio Ferraioli, e restituisce forza alle opposizioni, chiamate ora a trasformare il consenso in un percorso politico forte e coeso. L’obiettivo dichiarato da Esposito è chiaro: offrire quanto possibile al paese un progetto credibile, inclusivo e stabile, espressione di un centro sinistra moderno, senza pregiudizi, privo di auto referenzialità e dialogante.
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