Camminare per ricordare: Corriangri celebra Alfonso Gaeta
Camminare è la medicina di cui tutti abbiamo bisogno, una cura semplice e potente, da assumere a dosi regolari, grandi e piccole, un giorno sì e l’altro pure. È un super potere che fa bene al corpo e allo spirito, capace non solo di renderci più sani ma anche di avvicinarci a una versione migliore di noi stessi. Alfonso Gaeta lo sapeva bene: amava accarezzare la vita camminando e correndo anche per le strade della sua città, Angri, le stesse strade che domenica 2 marzo lo ricorderanno con la nona edizione di Corriangri, voluta da Aniello Cannavacciuolo per onorare la sua memoria.
Un ricordo che corre per le strade di Angri
Domenica 2 marzo, alle ore 9:00 in Piazza Doria, gli amici e tutti coloro che hanno amato e apprezzato in vita Alfonso si ritroveranno per una corsa su strada lungo un circuito cittadino di 9,9 km. Dall’alto sembreranno coriandoli di vita, pronti a ricordare chi oggi è fisicamente assente ma certamente continua a seguirli da qualche avamposto nascosto dell’universo. C’è chi chiama questo luogo Paradiso, chi lo immagina come i Campi Elisi. Ma per tutti coloro che parteciperanno, sarà un modo per tributare il loro affetto a un ragazzo che ha vissuto la vita in maniera silenziosa, lasciando un segno profondo anche per la sua grande vena sportiva.
Un’eredità di sport e umanità
“Il legame tra il camminare e l’essere umani è profondo. La nostra evoluzione, i nostri pensieri e il nostro linguaggio si sono sviluppati proprio quando abbiamo iniziato a compiere spostamenti impossibili per qualsiasi altro animale. Siamo esseri mobili, in tutti i sensi, fisici ed emotivi” scrive il neuroscienziato Shane O’Mara. E Alfonso, con il suo esempio, ci ha lasciato esempi da vivere con leggerezza e passione. Corriangri non è solo una gara, ma un momento di raccolta collettiva un movimento che unisce, ricordi e rende omaggio. Domenica, quelle strade saranno piene di vita, di ricordi e di passi che, ancora una volta, cammineranno accanto ad Alfonso.