ZES Unica: un’opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno tra polemiche e sostegno
La recente istituzione della ZES Unica per il Mezzogiorno, avvenuta con il decreto – legge n. 124/2023 e operativa dal 1° gennaio 2024, ha aperto un nuovo scenario di sviluppo per le regioni del Sud Italia. Si tratta di un provvedimento che mira a rendere più competitive le imprese meridionali, attraverso agevolazioni economiche e la riduzione della burocrazia, facilitando gli investimenti e il potenziamento del tessuto industriale locale.
Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha espresso con forza la necessità di cogliere questa opportunità , senza trasformarla in oggetto di speculazione o scontro politico. “La ZES Unica non è speculazione, ma uno strumento che supporta l’imprenditoria e velocizza le procedure burocratiche, eliminando uno dei maggiori ostacoli alla crescita del Sud,” ha dichiarato Aliberti.
Le critiche e le opportunità della ZES
Nonostante l’entusiasmo, il progetto non è esente da polemiche. Alcuni imprenditori e cittadini hanno sollevato dubbi sugli effetti della ZES, temendo possibili ripercussioni sugli equilibri economici locali. “Non possiamo permettere che si strumentalizzi un’occasione simile, arrivando persino a proporre di contrastarla. Gli imprenditori devono supportarsi a vicenda, non farsi la guerra”, ha aggiunto il primo cittadino di Scafati.
Per Aliberti, il vero problema speculativo è rappresentato dall’urbanizzazione selvaggia e dalla cementificazione incontrollata: “La vera speculazione non è la ZES, ma la costruzione indiscriminata di palazzi senza una regola. Ridisegneremo il PUC per garantire sviluppo alle industrie con la ZES e tutela per commercianti, artigiani e cittadini, senza favoritismi.”
Un futuro di sviluppo industriale e territoriale
A Scafati, la ZES potrebbe rappresentare un cambio di passo decisivo per attrarre investimenti e creare occupazione. Tuttavia, alcuni amministratori locali hanno evidenziato il rischio che i ricorsi contro ampliamenti industriali possano rallentare il processo. “Bloccare imprenditori che vogliono investire nel nostro territorio sarebbe un errore strategico. Dobbiamo invece agevolare la crescita e sfruttare ogni strumento disponibile per far emergere il Mezzogiorno in Europa”, ha concluso Aliberti.
La ZES Unica rappresenta dunque un’occasione irripetibile per il rilancio economico del Sud Italia, ma la sua effettiva efficacia dipenderà da come verrà gestita e implementata nei prossimi anni.
Connettere e interagire con l’imprenditoria locale: la visione di Abbagnale