Risarcimento danni da alluvione del Sarno: il Tribunale accoglie le richieste dei cittadini
Il Tribunale delle Acque Pubbliche di Napoli ha recentemente condannato il Consorzio di Bonifica e la Regione Campania a risarcire i danni causati dall’alluvione del fiume Sarno. L’evento, verificatosi tra l’8 e il 9 marzo 2021, fu provocato dalla rottura di un argine sull’Alveo che raccoglie le acque dei torrenti Solofrana e Cavaiola. L’acqua ha invaso una vasta area, danneggiando gravemente abitazioni, negozi e attività commerciali situati tra Pagani e San Marzano sul Sarno.
Il risarcimento: le richieste accolte dal Tribunale
Due ricorsi presentati da cittadini danneggiati sono stati accolti dal Tribunale, che ha riconosciuto la responsabilità degli enti coinvolti nella manutenzione dell’argine. I danni alle abitazioni e ai beni, tra cui mobili, elettrodomestici e automobili, sono stati ingenti. Tuttavia, l’assenza di documentazione adeguata ha complicato la quantificazione esatta dei danni. Nonostante ciò, il risarcimento è stato liquidato in via equitativa, con una somma di circa 10.000 euro per ciascun caso.
Le implicazioni future e la gestione del rischio idrogeologico
La vicenda non si conclude qui. È probabile che vengano presentati ulteriori ricorsi, mentre il Consorzio di Bonifica e la Regione Campania potrebbero essere chiamati a rispondere a future richieste risarcitorie. La situazione ha suscitato un ampio dibattito sulla necessità di investire nella manutenzione degli argini e nella gestione del rischio idrogeologico per prevenire future calamità .
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