La memoria di un uomo, la storia di un’epoca
Angri. È attraverso le parole scritte con mano tremante nei giorni più duri della guerra che si può comprendere davvero il significato della sopravvivenza, della paura, del coraggio. Il diario di Eliodoro Iovino, soldato durante la Seconda guerra mondiale, oggi diventa libro e testimonianza grazie all’impegno del Centro Iniziative Culturali. Una pubblicazione che restituisce voce a una generazione di uomini travolti dalla storia, e che è stata presentata in occasione del Festival della Cultura promosso dalla Pro Loco di Angri.
Dal diario al libro, dalla famiglia alla comunità
A raccontare questa vicenda intensa e profondamente umana sono stati i suoi familiari più stretti, che hanno voluto condividere con la comunità il vissuto di un padre e nonno che ha affrontato il dolore, la prigionia, le lontananze e la speranza. Al tavolo dei relatori, il figlio Michele Iovino e la nipote Maria Paola, insieme ai professori Luigi Montella e Giovanni Vitolo, hanno ripercorso i passaggi più significativi del diario e del percorso di pubblicazione, sottolineando l’importanza di preservare e divulgare queste testimonianze per le future generazioni.
Una lezione di umanità tra le righe
Le pagine di Eliodoro parlano di guerra, certo, ma anche di resistenza morale, di dignità, di affetti lontani. Non è solo una cronaca degli eventi bellici, ma una profonda riflessione sul senso della vita in condizioni estreme. Il libro, che nasce in ambito familiare, diventa così documento storico e prezioso strumento di educazione civile.
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