spot_img
spot_img

Leggi anche

Altro ancora

Danza nell’agro nocerino sarnese: appello a Carmela Zuottolo

Rinnovata nel CdA dell’Accademia, Carmela Zuottolo è chiamata a sostenere i giovani danzatori dell’Agro con interventi concreti.

Un riconoscimento prestigioso

Qualche mese fa l’avvocato Carmela Zuottolo è stata riconfermata nel Consiglio di Amministrazione dell’Accademia Nazionale di Danza per un nuovo triennio. Un riconoscimento importante da parte del Ministero per un ente di alta formazione interamente pubblico, che testimonia la fiducia nel suo operato.

L’esperienza e il profilo

Già sindaco di San Marzano sul Sarno, professionista esperta in diritto e pubblica amministrazione, Zuottolo si è distinta per rigore, visione e sensibilità culturale. In seno all’Accademia ha saputo valorizzare percorsi e progettualità, contribuendo al rilancio della formazione coreutica italiana, riferimento di eccellenza a livello nazionale.

Un appello che nasce dal territorio

Proprio in virtù di questo ruolo, nasce un appello diretto all’avvocato Zuottolo, affinché il suo impegno possa tornare a toccare anche il territorio dell’Agro nocerino sarnese, così ricco di giovani talenti ma spesso povero di opportunità. Alcuni mesi fa sono stati segnalati alla sua attenzione, proprio dallo scrivente, diversi ballerini emergenti del comprensorio, veri esempi di dedizione e disciplina, molti dei quali hanno lasciato la propria terra per inseguire il sogno a nella capitale.

Dare forza alla danza e ai sacrifici

Sono spesso storie di sacrifici quotidiani, di famiglie che sostengono con fatica il talento dei propri figli, spesso senza supporti adeguati. A questi giovani serve più di un incoraggiamento morale: servono progetti di sostegno, opportunità formative, iniziative pubbliche capaci anche di far fiorire la danza in territori complessi, dove le politiche culturali faticano a trovare spazio.

Un impegno concreto, ora

L’auspicio è che l’avvocato Zuottolo, oggi parte integrante di questo ente prestigioso, non ignori questo appello, sempre che ci sia pertinenza. Che trasformi l’ascolto in azione, il riconoscimento istituzionale in responsabilità verso chi merita attenzione. In questo tempo di immagini e apparenze, c’è bisogno di andare oltre la patinatura, offrendo strumenti seri per dare dignità a un’arte antica e viva e a chi ha fatto voto di sacrificio per una passione che è anche professione. Aspettiamo un segnale concreto, atti di indirizzo. Perché ogni gesto può fare la differenza. Per questi ragazzi, per questa terra che necessita di riferimenti che siano modelli potenti e positivi.

Angri. Don Enrico Smaldone: il sogno di pietra e speranza

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Articoli popolari