L’origine della polemica: il post del sindaco
È un post social del sindaco di Nocera Inferiore Paolo De Maio a innescare l’ultima, infuocata polemica nella politica nocerina. Il primo cittadino, commentando vicende legate alla gestione delle graduatorie e alla recente ondata di polemiche contro la sua amministrazione, ha puntato il dito anche contro Fratelli d’Italia, accusando il partito di “silenzio selettivo” rispetto ad alcune nomine nazionali.
«Ciò che mi sorprende – ha scritto De Maio – è che non ho notato alcun tipo di indignazione alla nomina a dirigente del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute della compagna dell’onorevole Edmondo Cirielli, così come per la recente nomina del figlio di La Russa alla presidenza dell’ACI, con un’indennità di centinaia di migliaia di euro».
Nel mirino del sindaco anche il consigliere comunale Giuseppe Odoroso: «Come non ci indigniamo noi, “comuni” professionisti, per l’inizio della collaborazione del consigliere Odoroso con il Ministero dei Trasporti, per coincidenza codiretto dal sottosegretario Antonio Iannone».
La replica di Francesco De Prisco: «Attacco personale e irresponsabile»
Durissima la reazione del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Francesco De Prisco, che ha definito le parole del sindaco «un attacco personale gravissimo e indegno del ruolo che ricopre».
«È triste – scrive De Prisco – riflettere sul fatto che il primo cittadino, anziché concentrarsi nel perseguimento degli obiettivi e dei doveri che dovrebbe perseguire una sana amministrazione, non fa altro che screditare, alimentando sterili chiacchiere e offendendo la dignità e il lavoro altrui».
E aggiunge: «È inaccettabile che si getti discredito su figure professionali e istituzionali solo per fini polemici. Le insinuazioni sul consigliere Odoroso e su una stimata professionista del Ministero della Salute sono offensive, gratuite e prive di rispetto istituzionale».
Secondo il coordinatore, si tratta di un comportamento «al limite del vile pettegolezzo», dannoso per l’immagine della città, «già allo sbando, priva di guida e incapace di affrontare le emergenze reali».
Il nodo della gestione delle graduatorie: «Sprechi, ostinazione e condanne»
Il comunicato di Fratelli d’Italia approfondisce poi il tema più tecnico: la gestione del concorso per la dirigenza tecnica del settore Territorio e Ambiente e il contenzioso legale con l’architetto Antonio D’Amico.
«Nonostante la decisione del Consiglio di Stato che sanciva l’annullamento della procedura concorsuale illegittimamente bandita – scrive De Prisco – il sindaco, lungi dal riconoscere i propri errori, ha bandito un nuovo concorso».
Una scelta che, secondo FdI, ha generato «sprechi ingiustificati, condanne alle spese processuali, costi per incarichi legali esterni, tutto in una fase di totale paralisi amministrativa».
«Non solo è mancata la figura del dirigente per anni – sottolinea ancora De Prisco – ma l’Ente si è esposto a ulteriori ricorsi e a richieste risarcitorie, mentre la città continua a soffrire gravi criticità: dal verde pubblico alla viabilità, dai trasporti alla sicurezza urbana».
Il messaggio finale: «Serve chiarezza, non offese»
Il coordinatore De Prisco conclude con un appello alla responsabilità e alla coerenza istituzionale «A fronte delle legittime preoccupazioni espresse dall’opposizione, il sindaco anziché avviare un dialogo costruttivo, preferisce denigrare. È un comportamento che non possiamo più tollerare. Chiediamo chiarezza, trasparenza e un’amministrazione che risponda ai bisogni dei cittadini, non che si nasconda dietro le polemiche personali».
Lo scontro resta aperto, ma il livello della tensione politica ha ormai superato il confine della normale dialettica amministrativa. E a farne le spese, ancora una volta, è il clima già fragile del dibattito pubblico.
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