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Campania. Centrodestra ancora in stallo sulle Regionali

Il centrodestra fatica a chiudere l’accordo per le regionali: nodo Campania, Piantedosi resiste ma il pressing non si ferma

Nodi irrisolti dopo il vertice

Il vertice tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi a Palazzo Chigi doveva essere il momento decisivo per chiudere l’accordo sulle elezioni regionali nel centrodestra. Ma così non è stato. La riunione ha lasciato aperti i principali dossier, con Veneto e Campania che restano i nodi più complessi. Tutto rinviato a lunedì prossimo, nella speranza di trovare un’intesa complessiva su tutte le regioni.

Piantedosi al centro del pressing

La vera novità è il ritorno del nome di Matteo Piantedosi come possibile candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania. Ma il ministro dell’Interno continua a mostrarsi irremovibile: vuole restare al Viminale e mantenere il suo profilo tecnico. “Non ho cambiato idea. Voglio continuare il lavoro avviato al Ministero dell’Interno”, avrebbe ribadito anche nelle ultime ore.

Eppure, il pressing resta fortissimo: “Il gradimento è trasversale, anche Forza Italia guarda con favore alla sua figura”, trapela da ambienti della maggioranza. Anche il capogruppo della Lega in Regione, Severino Nappi, ha rilanciato l’ipotesi pubblicando una foto del ministro con i risultati ottenuti sul tema sicurezza.

Cirielli resta in corsa, così come altri nomi

L’eventuale candidatura di Piantedosi non esclude le altre opzioni in campo da settimane. Tra tutte, resta forte quella di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, nome di punta per Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni rivendica un ruolo da protagonista nella spartizione delle presidenze, considerando il numero ridotto di governatori espressi finora rispetto agli alleati.

Restano valide anche le ipotesi civiche sponsorizzate da Forza Italia, tra cui Antonio D’Amato, ex presidente di Confindustria, e Giosy Romano, attuale presidente della Zes unica. In corsa anche il leghista Gianpiero Zinzi e l’ex ministra Mara Carfagna.

Scosse nel consiglio regionale

Nel frattempo, il consiglio regionale campano vive nuove turbolenze. La consigliera Maria Grazia Di Scala, subentrata da poco in quota Fratelli d’Italia, ha lasciato il partito per aderire a Italia Viva. In seguito, il capogruppo di Moderati e Riformisti, Livio Petitto, ha annunciato la volontà di passare al gruppo misto: “Una scelta di coerenza e rispetto istituzionale verso Forza Italia”, ha spiegato, segnalando un clima ancora instabile anche in aula.

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