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Rampa (cavallo) “col botto” a Sant’Egidio, ma senza data d’apertura

Sant’Egidio del Monte Albino. Il sindaco La Mura annuncia il collaudo, ma nessuno sa quando si aprirà. E la curva… fa paura.

L’annuncio teatrale del sindaco

Con il consueto “folclore comunicativo”, il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Antonio La Mura, ha annunciato il completamento e il collaudo della rampa di accesso all’autostrada A3 in direzione nord. Un proclama quasi epico, condito da entusiasmo e orgoglio, come se l’opera fosse il simbolo assoluto della sua legislatura. Tuttavia, a smorzare l’euforia c’è un piccolo dettaglio: la data di apertura non c’è. E il “quando” resta un mistero avvolto dal silenzio.

La curva che fa discutere

Ma non è tutto. Gli osservatori più attenti, soprattutto quelli che hanno un minimo di dimestichezza con la geometria stradale, hanno notato una curva sospetta, quasi una “parabolica” con tanto di muro di cemento a proteggere chi dovesse prenderla in maniera un po’ troppo larga. Insomma, più che una rampa d’accesso sembra un circuito sperimentale. Chi ha collaudato l’opera è davvero convinto della sicurezza? E soprattutto: chi ha effettivamente vigilato sui lavori di completamento?

L’arte di comunicare… quando conviene

Fino a ieri, quando si chiedeva conto dello stato dell’opera, il primo cittadino era in religioso silenzio defilato e pronto a ridonanti proclami a “pagamento” sui media pronti a fare “clap clap”. Oggi invece, parte una improbabile campagna di comunicazione istituzionale che tenta di sdoganare per evento epocale una rampa che, tra dubbi progettuali e ritardi, avrebbe meritato ben altra narrazione. Se la rampa è davvero sicura, lo si dica con chiarezza, si metta per iscritto. Ma si evitino le fanfare, almeno fino a quando non ci sarà un’automobile che ci passerà sopra.

Un po’ di sobrietà

In tutto questo va riconosciuto il garbo dell’assessore delegato Gianluigi Marrazzo, che ha evitato proclami, promesse e trionfalismi. Sarebbe stato corretto se anche la comunicazione istituzionale avesse seguito la stessa linea. Perché a Sant’Egidio del Monte Albino, tra curve dubbie e collaudi frettolosi, si rischia che la rampa diventi l’ennesimo monumento all’improvvisazione amministrativa pressata dall’opinione pubblica.

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Luciano Verdoliva
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