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Angri. Politiche giovanili delega di disturbo per la D’Aniello

Da anni nessuna traccia di politiche giovanili. L’assessora D’Aniello continua a ignorare forum, idee e partecipazione. Giovani tagliati fuori.

Un assessorato che guarda solo al passato

Angri. Per l’assessora alle politiche sociali Maria D’Aniello, le priorità sembrano ferme agli anni ’90. In un decennio di governo cittadino, ha replicato il centro anziani, dimenticando completamente le politiche giovanili. I forum giovanili sono scomparsi dall’azione di governo cittadino, così come qualsiasi tentativo di promuovere aggregazione, ascolto o progettualità.

Le deleghe fastidiose

Commercio e Politiche giovanili ma prese in considerazione. È lei stessa a definirle: deleghe fastidiose. E in effetti non le ha mai trattate. Dai documenti ufficiali sono spariti da anni percorsi pensati per i ragazzi, luoghi di confronto, strumenti partecipativi. I giovani di Angri continuano a chiedere attenzione, ma il muro di silenzio da parte dell’assessora resta compatto.

Nessun dialogo, nessuna visione

Anche il commercio, altro settore in crisi, sembra essere scomparso dal radar dell’amministrazione. Il tessuto cittadino langue, e il protagonismo giovanile è evaporato. Non si vede una visione, un progetto, nemmeno una finta consultazione. Maria D’Aniello è spesso “aliena” a queste tematiche, come da lei stessa ammesso, senza nessuna remore, in più occasioni. Un distacco che diventa imbarazzante.

La responsabilità? Sempre altrove

Ora l’assessora cerca di scaricare responsabilità. Punta il dito contro la sua stessa maggioranza, invoca l’ennesimo “commissariamento subito”, parla di freni politici. Ma viene da chiedersi: qual è allora il suo ruolo effettivo? Cosa rappresenta davvero nella compagine amministrativa e nella civica di Grande Angri? La città attende risposte, ma la sensazione è che nemmeno la delega all’ascolto sia mai stata assegnata dal primo cittadino che attende già da tempo le sue dimissioni definitive sul tavolo e che tardano ad arrivare.

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