Campania, via libera al terzo mandato per Vincenzo De Luca: il Consiglio regionale è favorevole
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato oggi, martedì 5 novembre 2024, la legge che permette a Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato consecutivo alla presidenza della Regione. L’approvazione della norma, che consente all’ex sindaco di Salerno di concorrere nuovamente alla guida di Palazzo Santa Lucia, è arrivata con 34 voti favorevoli, un’astensione e 16 contrari. La nuova legge ha sollevato molte polemiche, specialmente all’interno del Partito Democratico.
Bye Bye Schlein
Nonostante l’appello della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, a non sostenere la misura, diversi consiglieri democratici campani hanno votato a favore, andando contro la linea del partito a livello nazionale. Tra i consiglieri favorevoli, oltre a De Luca, spiccano vari esponenti del Pd e di altre forze di maggioranza: Luigi Abbate (Psi-Campania Libera), Vincenzo Alaia (Iv), Salvatore Aversano (Azione-Per-Pri), Luca Cascone (De Luca presidente), Mario Casillo (Pd), Valeria Ciarambino (Misto), Gennaro Cinque (Moderati e Riformisti), Luigi Cirillo (Azione-Per-Pri), Pasquale Di Fenza (Azione-Per-Pri), Felice Di Maiolo (Misto), Fulvio Frezza (Misto), Roberta Gaeta (Misto), Maria Luigia Iodice (Psi-Campania Libera), Francesco Iovino (Iv), Vittoria Lettieri (De Luca presidente), Massimiliano Manfredi (Pd), Corrado Matera (Misto), Giovanni Mensorio (Misto), Carmine Mocerino (De Luca presidente), Erasmo Mortaruolo (Pd), Gennaro Oliviero (Pd), Tommaso Pellegrino (Iv), Maurizio Petracca (Pd), Francesco Picarone (Pd), Giovanni Porcelli (Psi-Campania Libera), Loredana Raia (Pd), Paola Raia (De Luca presidente), Vincenzo Santangelo (Iv), Giovanni Savastano (Psi-Campania Libera), Giuseppe Sommese (Azione-Per-Pri), Diego Venanzoni (De Luca presidente), Andrea Volpe (Psi-Campania Libera), Giovanni Zannini (De Luca presidente).
La dissidente
Tra le file del Pd, l’unica astenuta è stata Bruna Fiola, mentre numerosi consiglieri hanno votato contro la legge. Il risultato rappresenta un segnale chiaro del peso politico ancora esercitato da De Luca in Campania, nonostante le divisioni interne al suo partito e le critiche esterne.
L’approvazione di questo provvedimento ha diviso anche l’opinione pubblica regionale, alimentando un dibattito sulle dinamiche politiche interne al Pd e sull’effettiva necessità di una continuità alla guida della Regione Campania.