Scafati. San Pietro, caos al Centro Anziani: si dimette la maggioranza del Comitato di Gestione
Centro Anziani di San Pietro, dopo pochi giorni la maggioranza dei consiglieri del Comitato di Gestione si dimettono, è rebus sulle possibile nuove elezioni. La lettera inviata da quattro dei sette membri dell’organo della struttura di via Poggiomarino potrebbe portare alla terza elezione nel giro di sei mesi, ma l’amministrazione vuole capire cosa sta succedendo, e non si deve escludere nessuna ipotesi. Non bastano le dinamiche amministrative o politiche, le risse e le aggressioni che si registrano da mesi sul territorio, il grado di conflitto elevato si registra anche in luoghi che dovrebbero rappresentare baluardi di socialità e democrazia.
Il caso
E’ il caso del Centro Anziani di San Pietro, che a inizio estate è andato al voto per il rinnovo delle cariche salvo passare ad un commissariamento fino all’autunno per via della presenza di una scheda in più del dovuto in fase di scrutinio, scatenando uno scontro che richiese anche l’intervento della Guardia Di Finanza. Dopo un’estate travagliata il nuovo voto, seguito attentamente da palazzo Mayer, ha portato così alla nomina di Sabato Romano come presidente del centro anziani, ma non la conclusione delle relative polemiche, scoppiate all’indomani della prima riunione del Comitato di Gestione. I consiglieri Anna Maria Cozzolino, Maria Assunta Ascione, Gennaro Rima e Giuseppe Acanfora hanno infatti nelle ultime ore dichiarato le proprie dimissioni a seguito di una serie di iniziative intraprese dal presidente Romano che vengono reputate fuori regolamento e non rispettose dell’organo di gestione e controllo. A nulla è bastato la nomina di due tesorieri e due segretari per aumentare il senso di collaborazione tra le parti, così come la promessa collettiva di definire in collettività i programmi di eventi dei mesi a venire.
I motivi delle dimissioni
I consiglieri dimissionari spiegano infatti di essere stati emarginati dalla presidenza, che avrebbe attivato iniziative sociali e di manutenzione senza dare notizia al Comitato, scatenando così un nuovo caso che ha portato alle dimissioni. Sull’episodio è intervenuto nelle ultime ore anche il coordinatore locale di FDI Mario Santocchio, che se la prende però con l’amministrazione del sindaco Pasquale Aliberti e nei confronti dell’assessore delegata alle politiche sociali Teresa Formisano, spiegando come “la politica, come sempre a gamba tesa e contro ogni regolamento e statuto, aveva nominato segretari e tesorieri non previsti. Il comitato per quieto vivere aveva accettato, anche perché sotto “minaccia” di fare “chiudere il centro” se non avessero accettato questa paradossale imposizione politica”.
Parole che trovano la replica schietta di Formisano “Io sono invitata permanente e le nomine non le faccio io, non c’è stata nessuna ingerenza e utilizzare queste parole fomenta un clima che ha bisogno di tutto tranne di parole al vento” che si esprime anche sulla vicenda illustrata dalle dimissioni dei consiglieri “Mercoledì ci incontreremo con il comitato e il presidente per capire cosa fare, sarebbe surreale andare per la terza volta al voto in sei mesi. C’è un clima di astio che viene fomentato sempre più al quale bisogna contrapporre equilibrio”.