Pagani. Il contenzioso storico su Orta Loreto
Il Consiglio comunale di Pagani ha espresso il proprio parere contrario a un possibile referendum sull’ex zona contesa di Orta Loreto, in risposta a una legge regionale approvata quest’estate. La disputa sulla zona, amministrata da Sant’Egidio del Monte Albino ma passata ufficialmente a Pagani nel 2023 dopo una sentenza del Consiglio di Stato, rappresenta un nodo istituzionale durato circa due secoli.
Con il passaggio di circa 1000 abitanti sotto l’amministrazione paganese, il Comune si è impegnato per facilitare l’integrazione, nonostante la volontà della maggior parte della comunità di rimanere sotto il governo sangiliano.
La proposta di legge regionale e il parere del consiglio comunale
Nel 2023, il sindaco di Sant’Egidio, Antonio La Mura, aveva proposto una legge regionale per aprire alla possibilità di un referendum che permettesse ai residenti di scegliere il Comune di appartenenza. Grazie al sostegno dei consiglieri regionali Nunzio Carpentieri (Fratelli d’Italia) e Franco Picarone (PD), il Consiglio regionale ha approvato una proposta esplorativa, includendo i pareri dei rispettivi consigli comunali.
Durante la seduta straordinaria di martedì, il Consiglio comunale di Pagani, con l’appoggio di maggioranza e minoranza, ha respinto l’iniziativa, definendola un attacco alla democrazia e alla sentenza del Consiglio di Stato.
Le tensioni e le prospettive future
Le parole del sindaco sono anche più intrise di delusione “Evidentemente ci sono degli interessi da difendere, perché sappiamo tutti la serie di problematiche che sono nate in quel territorio negli ultimi anni”. Il riferimento è allo sviluppo urbanistico ed economico dell’area, finita in più aspetti al centro anche di indagini degli inquirenti per possibili violazioni di parte. Le stoccate sono state così raccolte da tutto il consiglio comunale, sia dalla maggioranza che dalle minoranze, che hanno altresì manifestato il proprio dissenso alla legge regionale.













