Giovane speranza spezzata
Morto sul colpo Ebrima Jatta, il 19enne ospite del centro Sai di Roscigno, caduto dalla bici nella serata di venerdì. Il giovane, originario del Gambia, era arrivato in Italia da minorenne e si era stabilito nel borgo alburnino lo scorso luglio, provenendo da Salerno. Stava tornando a casa, dopo aver fatto la spesa, quando ha perso il controllo della bicicletta, probabilmente a causa delle buste che trasportava, finendo contro un ulivo e sbattendo violentemente la testa.
I soccorsi e l’indagine sulla dinamica
I soccorsi del 118, partiti dal Saut di Bellosguardo, sono stati immediatamente allertati grazie alla prontezza dell’assessore Viola Cuomo, di passaggio pochi minuti dopo l’incidente. Purtroppo, ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. I rilievi sono stati affidati ai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, guidati dal capitano Veronica Pastori, che hanno confermato l’assenza di coinvolgimento di altri veicoli e hanno ricostruito l’accaduto come un tragico incidente autonomo.
Il cordoglio della comunità di Roscigno
Profondo il dolore a Roscigno. Il sindaco Pino Palmieri ha espresso il suo cordoglio, ricordando Ebrima come “un giovane pieno di speranza, arrivato per costruirsi un futuro migliore, accolto come parte della nostra comunità” si legge su “Il Mattino“. Grande commozione anche tra gli operatori della cooperativa Tertium Millennium, che gestisce il progetto Sai. Il fratello del giovane, residente a Milano, è atteso in paese per decidere se procedere con il rimpatrio o la sepoltura locale. La cerimonia di commiato sarà semplice, in osservanza della fede musulmana di Ebrima.