Minori e musei: una frattura culturale da colmare
Tra il 2022 e il 2023, solo il 40% dei bambini e dei ragazzi italiani tra i 6 e i 17 anni ha visitato un museo o una mostra. In alcune aree del Paese, la percentuale scende sotto il 30%. La fruizione culturale è ancora troppo spesso un privilegio, e la distanza dai luoghi della cultura rappresenta un indicatore significativo di povertà educativa. Come evidenzia Openpolis, le famiglie in maggiore difficoltà economica tendono a rinunciare per prime a questo tipo di esperienza.
La Campania: tra i dati peggiori sull’accesso, ma tra i migliori per le alleanze educative
La Campania si colloca tra le regioni con la più bassa percentuale di minori che visitano musei: solo il 28,9%, ben al di sotto della media nazionale. Tuttavia, proprio in questa regione si sviluppano alcune delle risposte più strutturate al problema. I dati Openpolis-Istat mettono in luce un’inversione di tendenza: il 40,4% dei musei campani ha attivato partenariati formali con le scuole, il dato più alto d’Italia.
Inoltre, il 30% dei musei in Campania ha realizzato progetti inclusivi rivolti a persone in condizione di povertà economica, educativa o culturale, in collaborazione con scuole, associazioni ed enti del territorio. Un segnale che, proprio dove il bisogno è maggiore, si sviluppano alleanze educative forti e radicate.
Il ruolo della scuola e l’importanza delle reti
I numeri confermano che la scuola può essere il ponte per portare i minori nei luoghi della cultura. A livello nazionale, il 73,9% dei musei ha organizzato visite scolastiche, ma solo il 30,1% ha avviato collaborazioni strutturate con gli istituti. In Campania, il dato è significativamente più alto. Queste esperienze diventano fondamentali nei territori più fragili, dove la distanza sociale e culturale può diventare una barriera insormontabile.
Un modello dal Sud da rafforzare
Il Sud, storicamente più penalizzato in termini di accesso alla cultura, dimostra in alcuni casi una maggiore reattività. Oltre alla Campania, anche Calabria e Puglia mostrano una percentuale elevata di musei attivi in progetti contro la povertà educativa. Un esempio di come dalla carenza possa nascere innovazione sociale, a patto che le esperienze virtuose non restino isolate ma diventino parte di una strategia nazionale.
Fonte
Tutti i dati riportati sono tratti dal rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia” a cura del Gruppo CRC, con elaborazioni Openpolis su dati Istat 2022-2024.