Alessandra Petrosino contro il sistema del silenzio
“Mai confronti… la Vostra specialità è la clientela”. Così l’attivista Alessandra Petrosino affida ai social un duro j’accuse contro il clima politico che si respira a Sant’Egidio del Monte Albino, prendendo posizione dopo la discussione esplosa tra la consigliera Giulia Attianese e il consigliere Nicola Nocera. Un clima che, secondo Petrosino, scoraggia ogni forma di critica o confronto pubblico reale.
Forno crematorio, zona contestata, spazi pubblici: “Tutto negato”
“Veramente in questo paese il confronto non si è mai visto. Si è negato il confronto su temi importantissimi quali il forno crematorio, la zona contestata, la gestioni degli spazi pubblici e tutto il resto.”, scrive Petrosino, accusando le amministrazioni di Nunzio Carpentieri e Antonio La Mura di aver evitato ogni dibattito pubblico su temi di grande sentimento popolare. “Si sono basati su favoritismi e piaceri agli amici – aggiunge – e oggi, per zittire le critiche, parlano di odio per fare vittimismo”.
Il diritto trasformato in piacere
La denuncia è chiara: secondo Petrosino, la logica clientelare avrebbe stravolto ogni principio di equità. “Chi vota riceve un favore, chi non vota viene distrutto. È questa la logica. E chi non conosce la legge viene sfruttato, così un diritto viene fatto passare per una concessione”. Un’accusa che colpisce nel profondo la gestione amministrativa, evidenziando un sistema dove le regole valgono solo per alcuni.
Nicola Nocera, “unico giovane libero in consiglio”
L’attivista difende apertamente il consigliere Nicola Nocera, sottolineando come il suo atteggiamento coraggioso e indipendente possa dare fastidio al sistema dominante: “Non ha bisogno di essere difeso, ma è l’unico giovane libero in consiglio, e questo dà molto fastidio”.
Criticare è pericoloso: “Si usano falsi profili per paura”
Petrosino denuncia infine un clima di vera intimidazione politica. “Le persone non possono più esprimersi liberamente. Chi vuole criticare deve farlo con un falso profilo per evitare ritorsioni. Questa è la vergogna più grande, e l’avete generata voi”, conclude con un’accusa pesante, che getta ombre profonde sul livello di democrazia reale che alberga a Sant’Egidio e frazioni.













