Una scelta dolorosa, ma inevitabile
«Lascio la Lega. Una scelta sofferta, ma necessaria». Così Giuseppe Del Sorbo, già attivo protagonista politico di Angri, ha aperto il suo post di congedo dal partito di Matteo Salvini, ufficializzando la sua uscita dopo sette anni di militanza. Un messaggio che pesa come un macigno nel già fragile equilibrio della Lega nell’agro nocerino sarnese, dove l’aria di crisi è sempre più densa.
“Troppa distanza dal territorio”
Nel suo lungo intervento social, Del Sorbo parla di un progressivo allontanamento dal territorio e da quella visione iniziale che lo aveva spinto ad aderire al Carroccio nel 2018: «Negli ultimi mesi ho visto venir meno l’ascolto, ho sentito spegnersi quel legame autentico con la base, con i militanti, con quanti credono nella Politica come la più bella scelta di Servizio che un cittadino possa fare».
Un’amarezza che lascia il posto alla consapevolezza: «Ho dato tutto quello che potevo, con rispetto e attenzione verso l’altro. Rifarei ogni cosa. Ma oggi non vedo più quel progetto in cui avevo investito entusiasmo e fiducia».
La diaspora e il nuovo scenario
L’abbandono di Del Sorbo segue di poche settimane quello di Pietro Sessa da Pagani, e potrebbe non essere l’ultimo. A San Marzano sul Sarno, all’interno della maggioranza, si avvertono tensioni che potrebbero sfociare in nuove uscite. Un’onda lunga che rischia di travolgere l’intero impianto salviniano nell’Agro.
Intanto, si aprono spiragli per nuovi approdi nel centrodestra. Non è un mistero che Forza Italia e Fratelli d’Italia guardino con attenzione a queste figure in transito.
Il futuro di Del Sorbo resta in movimento, come lui stesso lascia intendere in chiusura del suo post: «Non ho intenzione di fermarmi. Il mio percorso politico continua con la stessa passione di sempre. Ci aspettano ancora tante sfide da vincere… Insieme!». A Del Sorbo le telefonate “interessate” non sono mancate, sopratutto dall’area di centro destra.
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