Sant’Egidio Del Monte Albino. Il consigliere Roberto Marrazzo respinge le accuse su presunte assunzioni familiari e ricostruisce la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’assessore Attianese
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Il post fake e le reazioni scomposte
Il consigliere comunale di Coraggio Sant’Egidio, Roberto Marrazzo, interviene con decisione per chiarire la vicenda che ha coinvolto l’assessore Giulia Attianese e il consigliere Nicola Nocera, dopo che un post anonimo apparso sui social ha sollevato accuse infondate sull’uso di fondi pubblici da parte dell’assessore per difendersi in un procedimento giudiziario.
Marrazzo, che è anche legale difensore di Nocera, precisa che la causa intentata dall’assessore è stata archiviata e che nessuna risorsa pubblica è stata utilizzata per sostenere le spese legali. “È importante distinguere tra realtà e suggestioni: l’assessore Attianese ha pagato personalmente la sua difesa”, spiega.
Attacco personale e replica puntuale
Al centro della polemica anche un duro attacco del sindaco Antonio La Mura, che ha risposto alle dichiarazioni di Marrazzo con un’accusa personale sulla pagina social istituzionale riguardante la presunta assunzione della sorella del consigliere. “Un attacco squallido e infondato”, lo definisce Marrazzo, ricordando che la dottoressa Iolanda Marrazzo lavora al Comune sin dal 1982, ben prima che lui ricoprisse incarichi politici. Anzi andava al liceo.
“Nel 2000 firmò il suo primo contratto a tempo determinato, quando io non ero sindaco. Ha lavorato per decenni in ambito sociale, sempre per titoli e competenze, non per favoritismi”, ha sottolineato il consigliere Marrazzo nella sua rubrica settimanale, difendendo l’integrità della sorella e la correttezza dell’ente comunale.
La politica non è un’arena personale
Per Marrazzo, il vero problema è il clima politico tossico e la mancanza di rispetto per la verità: “La politica non deve essere uno scontro personale o un chiacchiericcio da bar. I social dovrebbero servire a informare, non a deformare. Chi ha responsabilità pubbliche ha il dovere di chiarire, non di calunniare”. Il consigliere chiede di riportare il dibattito politico nelle sedi istituzionali, difendendo la dignità del ruolo pubblico e la correttezza del confronto.
Nessuna solidarietà dalla maggioranza
La dichiarazione di chiusura è tagliente e significativa che certamente non passa inosservata: “E a proposito: avete visto quanti consiglieri di maggioranza o assessori hanno espresso solidarietà al sindaco o all’assessore coinvolto? Nessuno. E questo, forse, dice già molto”. Marrazzo sottolinea così l’isolamento politico in cui versa da tempo l’amministrazione La Mura, che – a suo dire – “va avanti davvero con numeri risicati”, lasciando trapelare un diffuso malcontento che attraversa anche i banchi della maggioranza ma che ancora non si è palesato del tutto.
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