Sant’Egidio Del Monte Albino. Erbacce, rifiuti e promesse: la rampa delle promesse e delle passerelle di Angri sud è ancora chiusa, simbolo dell’attesa infinita tra degrado e paradossi politici.
Salerno, agro nocerino sarnese, Sant’Egidio Del Monte Albino, Angri sud, rampa, Antonio La Mura, Antonio Abagnara, degrado, ritardi, incuria, apertura
Rampa cavallo che l’erba cresce
Sant’Egidio Del Monte Albino. Chi esce ad Angri sud, sopratutto i turisti diretti verso la Costa D’Amalfi, oggi si trova davanti a una cartolina poco edificante: un tappeto di erbacce, cumuli di rifiuti e la sensazione che il tempo, qui, non scorra mai. L’inaugurazione della rampa autostradale da Salerno è stata annunciata più volte, sempre in pompa magna dal sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Antonio La Mura, ma la realtà è che i cittadini continuano a vedere solo cancelli chiusi e un paesaggio indecoroso. È il caso di dirlo: “rampa, cavallo che l’erba cresce”. E cresce davvero, inesorabile, coltivata a “munnezz” come a voler accompagnare l’attesa infinita.
Degrado che accoglie i viaggiatori
Lo spazio circostante, che un giorno dovrebbe accogliere automobilisti provenienti da Salerno, è diventato, infatti, una discarica a cielo aperto. Segnalazioni ne sono arrivate a decine, ma invano: la manutenzione e pulizia del verde e il decoro urbano restano concetti sconosciuti. Perfino l’assessore all’Ambiente, Antonio Abagnara, destinatario di più appelli, sembra aver preferito il silenzio all’azione, lasciando che lo scenario resti quello di un benvenuto a base di sterpaglie e immondizia.
Attesa infinita e proclami solenni
Sulla data di apertura, regna il più stretto riserbo. Forse, per preservare la “sorpresa”, si è deciso di economizzare sulla manutenzione, rimandando l’ordine e la pulizia a una vigilia solenne, quando le autorità arriveranno tra fanfare, bande musicali e foto di rito. Solo allora, il sindaco La Mura potrà finalmente vantarsi di aver “contribuito” alla realizzazione della rampa: appena quattro anni di gestazione, un tempo record per chi ama confondere lentezza con merito. Con dubbi progettuali sia per la sicurezza che per la competenza.
Un simbolo dell’attesa
Intanto, mentre i proclami si sprecano e l’erba cresce, i cittadini aspettano prigionieri dell’attesa. La rampa di Angri sud è diventata un paradosso, il simbolo di un tempo sospeso, di una promessa mai mantenuta, di una città che si ritrova, ancora una volta, con il conto dell’incuria e i proclami della politica locale comunicativamente brava di “bocca”. Ci vuole poi tanto pulire della aiuole? La Mura sembra un sindaco “per caso”. Un suggerimento: quando è il momento la rampa va aperta senza cerimonie, sarebbe oltremodo ridicolo e offensivo, un vero insulto all’intelligenza delle persone.













