Un problema ignorato
Nell’Agro nocerino sarnese la questione delle barriere architettoniche resta ancora irrisolta. Marciapiedi impraticabili, scale senza rampe, attraversamenti inaccessibili e percorsi interrotti, anche dalla “munnezza”, sono il quotidiano di tanti cittadini con deficit di deambulazione, costretti a utilizzare sedie a rotelle o altri presidi di supporto. Le amministrazioni locali spesso trattano il tema come marginale, dimenticando che l’accessibilità è il primo passo verso una comunità inclusiva.
Il bonus barriere: uno strumento utile ma non sufficiente
Dal 2022 lo Stato ha introdotto il cosiddetto “bonus barriere architettoniche”, una detrazione fiscale del 75% per interventi volti all’eliminazione di ostacoli in edifici esistenti, valida fino al 2025. Una misura importante, che agevola lavori come installazione di ascensori, montascale e rampe. Tuttavia, senza un impegno serio delle amministrazioni e un piano urbano organico, i benefici rischiano di restare confinati al singolo immobile, lasciando irrisolti i problemi dello spazio pubblico che per molti cittadini concettualmente resta quel “limbo di nessuno.
Ostacoli e inciviltà quotidiana
Dove le barriere sono state abbattute, subentra spesso la maleducazione. Scivoli occupati da auto in sosta, rampe ostruite da sacchetti dei rifiuti, percorsi pedonali interrotti da chioschi o segnaletica mal posizionata: piccoli gesti di inciviltà che si traducono in grandi difficoltà per chi vive una condizione di fragilità. Serve uno scatto di coscienza individuale e collettiva. L’inclusione non nasce da proclami o piani sulla carta, dalle favolette dell’assessore incompetente, ma da azioni concrete e quotidiane.
Politiche sociali e dignità
Le politiche sociali dovrebbero partire da questi atti di indirizzo: progettare città accessibili, ripensare gli spazi urbani in chiave universale, garantire pari dignità a ogni cittadino. Le linee guida tecniche già esistono: la legge 13/1989 e il DM 236/1989 fissano criteri precisi per rampe, pendenze, ascensori e percorsi tattili. Troppo spesso, però, restano dettagli trascurati dalla scarsa conoscenza della problematica che no viene concertata da amministrazioni e aziende consortili: i Piani di Zona per i servizi sociali, per essere chiari.
La vera sfida per sindaci e assessori
La domanda resta senza una precisa risposta: “lo sapranno mai sindaci e assessori?” Abbattere le barriere non è solo questione di cemento, ma di cultura amministrativa, senso civico e sensibilità. L’Agro nocerino sarnese ha bisogno di un cambio di passo radicale, che metta al centro delle proprie politiche sociali le “persone con disabilità” e restituisca a tutti la possibilità di vivere la città senza sentirsi ospiti indesiderati.
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