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Angri. Politiche giovanili assenti: Forum dei Giovani in fumo

La scomparsa di uno strumento democratico per i giovani evidenzia l’assenza di visione nelle politiche giovanili locali.

Giovani lasciati in panchina

Angri giovani senza sbocco e lasciati ai pericoli della strada. Il Forum dei Giovani, istituito per promuovere partecipazione, dibattito e cittadinanza attiva, avrebbe dovuto essere il fulcro della vita sociale e politica giovanile cittadina. Destinato a connettere le fasce più giovani con il tessuto sociale, il forum doverebbe incentivare la formazione civica, essere di consulenza sulle iniziative locali e strumento precipuo per l’inserimento nei processi decisionali del Comune. In teoria, doveva essere incubatore di leadership, spazio di progettualità e laboratorio di idee per avvicinare i giovani alla politica e alla vita amministrativa.

Dal progetto alla paralisi

Nella pratica, tuttavia, il forum è rimasto qualcosa di incompiuto, come tante altre cose: mai decollato, mai valorizzato. L’assessore delegata, la “pia donna” e martire della superstite politica locale Maria D’Aniello, responsabile anche delle politiche giovanili, ha di fatto abdicato, dal primo istante di nomina, sulle deleghe alle politiche giovanili e al commercio, due settori centrali della vita sociale cittadina ormai scomparsi proprio conseguenza dl suo “mancato impegno”. Non solo il Forum non ha prodotto alcuna iniziativa significativa, ma ha perso anche la sua funzione primaria di collegamento tra i giovani e la vita civica. Un’occasione persa per la città, che dimostra l’assenza di una reale strategia anche nelle politiche giovanili detenute dalla “martire della maggioranza”.

Strumento democratico o illusione?

Il Forum dei Giovani, se attivo, dovrebbe promuovere assemblee consultive, laboratori civici, corsi di formazione su diritto, politica e gestione amministrativa, nonché eventi culturali e sociali capaci di stimolare partecipazione attiva. Sarebbe il luogo in cui le idee dei giovani si intersecano le istituzioni, dove progetti concreti possono nascere e crescere. Invece, senza supporto, competenza e attenzione politica, resta solo un titolo formale su una delibera, simbolo della retorica più che della sostanza.

Bocciatura programmata per mancanza di competenza

Il fallimento del Forum non è un caso isolato: si inserisce in un contesto più ampio di politiche sociali inefficaci, di deleghe ritenute marginali e di assenza di progettualità. La complessiva mancanza di iniziative concrete per i giovani diventa così il segno tangibile di un’amministrazione incapace di valorizzare i propri cittadini più giovani, lasciandoli in balia della disillusione e della marginalità sociale. Ora aspettiamo un altro fantastico elenco, di scrittura creativa, di cose fatte per questi giovani dalla pia “martire e vittima di ordite congiure” dottoressa Maria D’Aniello.

Angri, fragili a perdere: la politica sociale in outsourcing

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Luciano Verdoliva
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