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Angri, regala emozioni e riflessioni al Festival “I Savi”

Al Festival “I Savi” di Angri, Paolo Siani ha affrontato temi sociali, fragilità giovanili e memoria di Giancarlo Siani e Peppafè Afeltra.

La terza tappa di un percorso

Angri e la cultura intelligente. “Non c’è due senza tre”, ha esordito Sergio Ruggiero Perrino presentando il terzo appuntamento dell’edizione 2025 del Festival della Comunicazione “I Savi”. Una serata intensa e partecipata, che ha visto protagonista il medico pediatra e deputato Paolo Siani, fratello del giornalista assassinato dalla camorra Giancarlo Siani.

La sala – teatro “Santa Caterina” di Angri è stata affollata dalla presenza di un pubblico sincero e interessato, attento ad ascoltare riflessioni che hanno intrecciato attualità, memoria e futuro.

Giovani e nuove fragilità

Con Paolo Siani si è parlato di temi delicati e urgenti. “Dal cyberbullismo al fenomeno hikikomori, dall’educazione dei genitori fino alla solitudine e sofferenza delle nuove generazioni”, ha ricordato Perrino. Un dialogo che ha messo in luce le ombre di una società sempre più connessa, ma sempre più fragile non più aperta alle contaminazioni sociali.

“Secondo l’OMS, un miliardo di persone al mondo soffre di disturbi mentali”, ha sottolineato Siani, evidenziando come la prevenzione e l’accompagnamento psicologico debbano partire dalle famiglie e dalle scuole. “Ascolto attivo, competenza digitale e prossimità sono le chiavi per educare le nuove generazioni”, ha ribadito.

Non sono mancati riferimenti alle difficoltà globali: dall’“infanzia negata dei bambini palestinesi” ai disagi profondi dei giovani occidentali “schiacciati dai social network e dal bisogno di approvazione”.

La memoria che unisce

Il momento più intenso e carico di emozioni al culmine della serata, con il ricordo di Giancarlo Siani e di Giuseppe “Peppafè” Afeltra, il giovane artista giornalista angrese scomparso prematuramente l’anno scorso. “Abbiamo voluto onorare non solo il fratello di Paolo, ma anche il nostro amico fraterno Peppafè”, ha detto Perrino.

Grazie all’associazione “Gli Orizzonti di Peppafè”, a Paolo Siani è stato donato un quadro realizzato proprio da Afeltra, raffigurante Giancarlo Siani. “Un gesto che lega memoria, arte e impegno civile”, hanno sottolineato gli organizzatori.

Una comunità che dialoga

Il Festival “I Savi” si conferma così uno spazio di confronto culturale e civile, capace di accendere riflessioni profonde sul presente e sul futuro. “La comunicazione non è solo parola, ma responsabilità”, ha ricordato Siani, ricevendo un lungo applauso dalla platea. Questa volta ad Angri ha vinto l’impegno e l’intelligenza.

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Luciano Verdoliva
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