Una partita tutta interna al campo largo
La corsa verso le elezioni regionali in Campania entra nella sua fase più tesa. Nel centrosinistra campano si respira un clima da volata finale, con strategie che cambiano di ora in ora e una fitta rete di calcoli tra equilibri di genere, voti territoriali e tenuta dei big. Dopo settimane di trattative, le otto liste che compongono il cosiddetto “campo largo” sono pronte ai blocchi di partenza. L’obiettivo è duplice: consolidare i consensi storici e attrarre nuovi bacini di voto, soprattutto femminili e civici, capaci di spostare gli equilibri nei collegi più incerti.
Il peso del Pd e il rischio dei big
Nel Partito Democratico la situazione è delicata. Cinque anni fa il partito ottenne un solo seggio pieno senza beneficiare di resti da altre province. Questa volta, anche raddoppiando i consensi, il Pd non andrebbe oltre due consiglieri regionali. Ciò significa che qualcuno dei nomi di punta rischia di restare fuori. Tra le indiscrezioni più insistenti, quella di un “paracadute romano” per Federico Conte, a cui la segreteria nazionale avrebbe promesso una candidatura sicura al Senato in caso di mancata elezione.
Secondo quanto riporta “Il Mattino” un ulteriore fattore di complessità è rappresentato dalla lista A Testa Alta, guidata da Luca Cascone, per la quale servono almeno ventimila voti per ottenere il quorum. Tuttavia, la forza della lista messa in campo da Vincenzo De Luca a Napoli, con figure come Mocerino e Fortini, potrebbe generare resti utili anche per la provincia di Salerno.
Le nuove leve e il mosaico delle alleanze
Nella lista A Testa Alta, oltre a Cascone, figurano nuovi ingressi come Rosa Lampasona da Agropoli, Filomena Rosamilia da Eboli — vicina all’ex sindaco Cariello — e Giosi Tortora da Pagani. I Socialisti, già in piena campagna elettorale, si affidano al consigliere uscente Andrea Volpe, mentre nell’Agro nocerino cresce il ruolo dell’ex sindaco di Pagani Salvatore Bottone, impegnato a sostenere il candidato socialista Aldo Padovano.
Il Movimento 5 Stelle ha completato la squadra da una settimana e lavora già sui territori, mentre i Riformisti di Gaetano Manfredi puntano sul capolista Tommaso Pellegrino e guardano alla prova di Gianfranco Valiante, ex sindaco di Baronissi, che questa volta corre senza l’apparato deluchiano che lo sostenne in passato.
Il fronte Fico e la sorpresa Mastella
Grande attenzione è rivolta alla lista civica collegata al presidente Roberto Fico, dove risultano quasi definiti cinque candidati: il capolista Alfonso Annunziata, il docente universitario Armando Lamberti, l’ex sindaco di Laurito Vincenzo Speranza, l’ex sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano, e le presenze femminili di Federica Agresta, imprenditrice del Cilento, e Carmen Granato, consigliera comunale di Nocera Inferiore.
A chiudere il quadro, la lista in costruzione del sindaco di Benevento Clemente Mastella, sostenuta anche da Paolo Del Mese, che sarà guidata dall’ex parlamentare Enrico Indelli e potrà contare a Cava de’ Tirreni sull’apporto di Alessandro De Filippis, figlio d’arte. Per questa formazione, come per le altre, la vera sfida sarà il quorum: se raggiunto su base regionale ma non provinciale, il seggio scatterà nella circoscrizione con la percentuale di voti più alta.
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