La nomina che spacca
La designazione di Eliseo Cuccaro a presidente dell’Autorità Portuale di Napoli e Salerno, firmata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha scatenato un terremoto politico in Campania. Quella che avrebbe dovuto essere una scelta di governo condivisa si è trasformata nell’ennesimo terreno di scontro interno al centrodestra, con accuse e veleni incrociati.
Il nodo degli equilibri
In gioco non c’è soltanto una poltrona, ma l’equilibrio della coalizione regionale e nazionale. Forza Italia, che pure aveva espresso un primo via libera, oggi solleva dubbi sull’opportunità della nomina, parlando di profili di incompatibilità. La Lega, al contrario, difende la scelta con fermezza, trasformando la questione portuale in un simbolo di affidabilità e continuità istituzionale.
Porti strategici, alleanze fragili
La posta in gioco è altissima: i porti di Napoli e Salerno sono infrastrutture strategiche per l’intera economia campana, nodi vitali di traffici commerciali e passeggeri. Ogni incertezza sulla governance rischia di riflettersi non solo sulla competitività del sistema, ma anche sulla già fragile coesione della coalizione di governo.
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