Emergenza al Plesso Collodi di Pagani: aule chiuse. Infiltrazioni d’acqua e classi evacuate
Il Plesso Collodi a Pagani continua a vivere una situazione di grave emergenza. Dopo gli interventi di riqualificazione dei mesi scorsi, nuovi problemi strutturali stanno mettendo in difficoltà l’istituto. Il sindaco Lello De Prisco ha firmato un’ordinanza che inibisce l’utilizzo del primo piano della struttura in via Filettine, dopo il rilevamento di infiltrazioni d’acqua. I Vigili del Fuoco, allertati per la criticità, hanno inviato una segnalazione al Comune evidenziando la necessità di un intervento immediato. Già nei giorni precedenti, la scuola era stata al centro dell’attenzione per un forte odore acre in due aule, che aveva reso impossibile il regolare svolgimento delle lezioni.
Possibili soluzioni per la continuità didattica
L’ordinanza ha costretto la dirigente scolastica Paola Sabatino a disporre la chiusura del primo piano, con sette aule coinvolte, due delle quali erano già state evacuate. Gli studenti hanno temporaneamente trovato posto nelle aule al piano terra, che fortunatamente non presenta criticità. Ora si attende il responso dell’ARPAC, che dovrà valutare se l’odore segnalato sia collegato alle infiltrazioni d’acqua. L’amministrazione comunale e l’assessore Mariastella Longobucco avranno un quadro più chiaro dopo ulteriori analisi previste per lunedì. Tra le ipotesi, si valuta il trasferimento temporaneo degli studenti in un’altra struttura o, in alternativa, l’attivazione della didattica a distanza fino alla risoluzione dell’emergenza.
Critiche e verifiche sui lavori recenti
Non sono mancate polemiche sulla gestione dell’edificio scolastico, con attacchi da parte delle opposizioni. Il consigliere Fabio Petrelli ha criticato duramente la gestione comunale, puntando il dito sui lavori di riqualificazione effettuati nei mesi scorsi. L’amministrazione attende ora ulteriori verifiche per accertare eventuali responsabilità legate alle opere già eseguite, che avrebbero dovuto risolvere problematiche storiche ma che, alla luce dei recenti eventi, potrebbero aver mostrato delle falle.
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