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Regionali Campania. Centrodestra nel caos: troppe contrapposizioni

Cresce la tensione tra Fratelli d’Italia e Forza Italia: la corsa alla presidenza della Regione Campania spacca la coalizione

Fratelli d’Italia e il nodo Cirielli

Nel centrodestra in Campania il clima è incandescente. Fratelli d’Italia non riesce a imporre il proprio candidato alla presidenza della Regione, con Edmondo Cirielli, vice ministro meloniano, al centro di uno scontro interno che rischia di paralizzare la coalizione. Pur rivendicando la leadership elettorale del partito, Cirielli, come riporta il “Corriere del Mezzogiorno“, si è detto disponibile a farsi da parte se emergerà un nome più forte, ma al momento si ritiene il più gradito dagli elettori secondo i sondaggi.

Il gelo di Forza Italia

Dall’altra parte Forza Italia, con l’eurodeputato Fulvio Martusciello, rifiuta categoricamente l’ipotesi Cirielli, ricordando i risultati deludenti di FdI alle recenti Comunali. «La candidatura non spetta a nessuno», ribadisce Martusciello, aprendo implicitamente la porta a un candidato civico o trasversale. La tensione è palpabile: chat di fuoco e telefonate notturne alimentano il nervosismo tra i dirigenti.

Giosy Romano, outsider trasversale

In questo contesto si fa strada l’ipotesi Giosy Romano, ex sindaco di Brusciano, considerato da alcuni un outsider, ma con consensi che travalicano gli schieramenti. Sostenuto anche dal vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto, Romano potrebbe rappresentare il punto di equilibrio tra i partiti, nonostante l’opposizione netta di Cirielli e del suo fedelissimo Antonio Iannone. Il timore, per i meloniani, è che Romano possa favorire l’ingresso nel centrodestra di esponenti deluchiani.

Coalizione a un bivio

La scelta del candidato rischia di spaccare la coalizione: tra chi vuole un profilo politico consolidato e chi preferisce una figura civica capace di attrarre anche elettorati esterni, il centrodestra campano si trova a un bivio. La resa dei conti appare imminente, mentre il tempo stringe in vista delle elezioni regionali del 2025.

Difendiamo la giovinezza dal logorìo della politica prematura

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