Sondaggio pre-elettorale: il quadro politico in fermento
Il panorama politico campano si prepara alle elezioni regionali del 2025 con un sondaggio che ridisegna gli equilibri all’interno delle principali coalizioni. Secondo i dati elaborati dall’istituto Piepoli, su commissione del quotidiano Il Tempo, emergono preferenze significative che indicano un crescente gradimento per l’ex ministra Mara Carfagna, attualmente deputata di Noi Moderati.
Nel centrodestra, pur mantenendo la leadership con il 28%, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi vede avvicinarsi Carfagna, che si attesta al 26%. In terza posizione si colloca Guido Trombetti con il 12%, mentre Edmondo Cirielli, nonostante il suo ruolo di vice ministro agli Esteri, perde terreno e scivola all’11%. Seguono Gianpiero Zinzi con l’8% e Giosy Romano, fermo al 7%.
Centrosinistra più coeso, Fico in netto vantaggio
Sul fronte opposto, la coalizione di centrosinistra appare più definita. A guidare le preferenze è Roberto Fico, con un robusto 56%, seguito da Sergio Costa al 20% e da Lucia Fortini al 18%. Dati che, al momento, delineano una situazione di relativa solidità per lo schieramento progressista, ancora in attesa di una candidatura ufficiale ma con una direzione politica più chiara rispetto al centrodestra, tuttora alle prese con tensioni e distinguo.
La questione Cirielli e l’ombra della giunta Caldoro
All’interno del centrodestra, scrive “Le Cronache“, il nome di Edmondo Cirielli torna al centro del dibattito per via di alcune indiscrezioni su presunti sondaggi riguardanti figure provenienti dalla ex giunta Caldoro. A smentire categoricamente queste voci è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia, che ha escluso ogni ipotesi legata a ex assessori del passato, ribadendo la volontà di guardare a profili nuovi e capaci di rappresentare l’elettorato in modo più ampio e innovativo.
Le dichiarazioni del vice ministro, pur nella disponibilità a candidarsi, riflettono un atteggiamento attendista, legato alla valutazione dei sondaggi futuri e all’orientamento dei partiti nazionali. Il centrodestra, dunque, resta in fase di riflessione, con più opzioni sul tavolo ma senza ancora un chiaro candidato condiviso.
Noi Moderati rilancia: radicamento e soglia del 3%
Intanto, in parallelo, Noi Moderati prosegue la sua strategia di consolidamento e crescita sul territorio. Nel corso del Consiglio nazionale del partito, il leader Maurizio Lupi ha ribadito l’obiettivo di superare la soglia del 3%, traguardo fondamentale per garantire rappresentanza nei collegi proporzionali. In questa direzione si inserisce anche la nomina di Ilaria Cavo a presidente del partito, figura capace – secondo Lupi – di unire l’anima civica a quella parlamentare.
La prospettiva, inoltre, è quella di presentare liste autonome alle prossime regionali in Veneto, Puglia e Campania, segnale di una volontà di protagonismo crescente che passa anche attraverso la valorizzazione del ruolo di Mara Carfagna, attualmente tra i nomi più apprezzati dagli elettori campani.
Una sfida ancora aperta
A meno di un anno dalle urne, la corsa per la presidenza della Regione Campania si preannuncia incerta e vivace. Se il centrosinistra appare più compatto e orientato, il centrodestra è chiamato a scegliere una candidatura in grado di unire i consensi e rispondere a un contesto elettorale in rapida evoluzione. Il sondaggio Pi& offre una prima fotografia della situazione, ma la campagna è solo all’inizio.
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