spot_img
spot_img

Leggi anche

Altro ancora

Sant’Egidio del Monte Albino. Restauri Helvius e stele: “La Mura di gomma”

Con i 50 mila euro concessi dalla Regione Campania il Comune poteva ridare splendore a due simboli storici. Poteva, appunto

Fondi regionali? A Sant’Egidio restano oggetti misteriosi

Sant’Egidio del Monte Albino. In perfetto La Mura style, anche i 50 mila euro stanziati dalla Regione Campania per il restauro della fontana Helvius e della stele funeraria Pomponia Tyche sono diventati l’ennesimo vaso di Pandora chiuso in qualche polveroso scaffale di Palazzo Ferrajoli, dove dopo le undici del mattino pare che l’unica attività programmata sia l’“ammuina” permanente.

Il finanziamento, concesso con la Legge regionale n. 25 del 30 dicembre 2024, aveva tutti i crismi per trasformarsi in una bella operazione di valorizzazione del patrimonio locale. E invece? Silenzio. Immobilismo. Polvere.

Un’amicizia che prometteva bene

Il sindaco Antonio La Mura, a corto di risorse comunali ma mai di contatti, si era mosso alla vigilia dell’approvazione del bilancio regionale, telefonando al suo attuale riferimento politico, il consigliere regionale Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio. L’obiettivo: salvare due reperti preziosi custoditi nel cuore storico della città. L’intervento della Pro Loco aveva dato manforte alla causa. E in effetti, con una certa efficienza tutta campana, i soldi erano arrivati con celerità.

«Con questo contributo – disse allora il sindaco La Mura – riusciremo a garantire l’integrità ed il pregio di queste due preziose testimonianze del nostro passato, che così, nel loro antico splendore, potranno continuare ad attrarre studiosi e visitatori nel nostro Centro storico. Sono davvero grato al Consigliere regionale Picarone per l’attenzione con la quale ha inteso accogliere e sostenere la nostra richiesta di aiuto».

Parole solenni, dette col tono del sindaco innamorato della cultura. Ma poi qualcosa – come spesso accade – si è inceppato. Un corto circuito negli uffici dello stabile comunale.

I fondi ci sono. Il progetto, no

A distanza di mesi, nessun progetto di restauro risulta essere stato ancora avviato. Né una determina, né una gara, né una manifestazione d’interesse. Nulla. Solo carte, silenzi e scaffali. E certo che forse potrebbe essere stato avviato un processo istruttorio che sarà sfuggito alla malafede dell scrivente cronista, si spera sia così.

La città resta così in attesa, mentre i due monumenti continuano a degradarsi, e gli studenti di archeologia evitano il centro storico come si evita una tesi fuori corso. Intanto, La Mura gestisce l’Ente in modalità “random”, tra suggerimenti interni e influenze sempre più evidenti, oscillando tra annunci ben scritti rispetto al verbo orale e nulla cosmico.

Si potrebbe malignare e pensare che i soldi si siano dissolti, evaporati o peggio ancora confusi con qualche altra voce di bilancio. Ma no: il finanziamento è ancora lì, probabilmente ingabbiato in qualche PEC mai letta o in una cartellina siglata “da vedersi”.

Il sindaco che amava i restauri… solo a parole

A Sant’Egidio, anche quando i fondi arrivano miracolosamente, si riesce nell’impresa quasi epica di non farne nulla. È un talento raro, che andrebbe studiato. Forse inserito nei corsi universitari tra la metafisica e il teatro dell’assurdo. Intanto, Helvius e Pomponia Tyche, pazienti da secoli, aspettano. Ma forse anche loro, ormai, cominciano a perdere la speranza.

Campania in fumo: brucia la natura, crescono i reati

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Articoli popolari