Via delle Fontane e via Nazionale: cittadini esasperati, la sicurezza è ormai un’emergenza
La comunità di Angri denuncia una condizione di abbandono cronico che da oltre vent’anni mette a rischio la vita dei residenti. Non si tratta più di semplici disagi, ma di una vera e propria emergenza civile.
Il cavalcavia è un pericolo costante: da quattro anni la barriera distrutta da un incidente non è stata riparata. Le pietre cadono regolarmente, sfiorando tragedie che potrebbero trasformarsi in morti annunciate. Con ogni pioggia, il ponte, dal lato di via Nazionale, si allaga, rendendo impraticabile la strada e trasformandola in una trappola per automobilisti e pedoni.
Un residente ha scritto sui social parole che riassumono la disperazione collettiva:
«Sono 20 anni che siamo abbandonati. Sul cavalcavia da 4 anni c’è stato un incidente, la barriera è danneggiata e non si prendono provvedimenti. Le pietre continuano a cadere, cosa aspettiamo che succeda prima qualche altro ferito? Gli allagamenti continuano già al ponte con un po’ di pioggia. In questi giorni vengono per i voti, ma la maggior parte dei cittadini di via delle Fontane e via Nazionale non andranno a votare perché si sentono abbandonati.»
Queste parole non sono più un semplice sfogo: sono un atto di accusa. La popolazione vive con la paura costante di un nuovo incidente mortale. La fiducia nelle istituzioni è ormai crollata: molti cittadini dichiarano apertamente che non si recheranno alle urne, perché si sentono traditi, dimenticati e presi in giro da chi si ricorda di loro solo in campagna elettorale.
A rendere ancora più grave la situazione è il fatto che, in tutti questi anni, non si è visto altro che scarica barile tra Comune e Provincia. Le amministrazioni locali e provinciali che si sono susseguite, si sono rimpallate responsabilità senza mai intervenire concretamente.
Questo immobilismo istituzionale ha lasciato i cittadini soli, esposti a rischi quotidiani e senza alcuna tutela reale.
La situazione è gravissima e non più rinviabile. La comunità di Angri chiede interventi immediati e concreti: mettere in sicurezza il cavalcavia, ripristinare le barriere, prevenire gli allagamenti e garantire la tutela della vita dei cittadini. Non si può aspettare la prossima tragedia per agire. Se le istituzioni continueranno a ignorare questo grido di allarme, la responsabilità di ogni futuro incidente ricadrà interamente su chi oggi sceglie di non intervenire.
Angri. Il vuoto monumentale dell’era Ferraioli: l’ex INAM (video)













