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Scuole salernitane, l’integrazione su: oltre 7.500 studenti stranieri nelle aule

Le scuole del Salernitano registrano un aumento di alunni stranieri, offrendo speranza in un contesto di declino demografico locale

Il fenomeno in crescita

Mentre il calo demografico impoverisce i plessi scolastici italiani, nel Salernitano si registra un segnale positivo: 7.548 alunni stranieri con cittadinanza non italiana frequentano le scuole della provincia. Come riporta Il Mattino, il dato emerge dal dossier del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che sottolinea come questa crescita rispecchi un trend nazionale. A livello italiano, infatti, il numero di studenti stranieri è salito a 914.860, con un incremento del 4,9% rispetto all’anno precedente.

I numeri nel dettaglio

Nel 2022, gli alunni stranieri nelle scuole salernitane erano 6.537, mentre nel 2021 erano 6.112. L’aumento, pari a 463 nuovi ingressi in un anno, è attribuito a flussi migratori dall’Ucraina e dall’Africa. Dei 7.548 alunni censiti, 3.397 provengono dall’Europa, 2.625 dall’Africa, 429 dalle Americhe, e 1.097 dall’Asia. Di questi, ben 1.384 frequentano le scuole dell’infanzia, 2.439 le elementari, 1.396 le medie, e 2.329 le superiori.

L’integrazione nei diversi istituti

Nelle scuole superiori, gli alunni stranieri si dividono tra licei (827 studenti), istituti tecnici (773) e professionali (725). In Campania, l’aumento complessivo degli studenti stranieri nel triennio è stato di 3.600 unità, con un incremento percentuale del 15,2%, il più alto d’Italia.

I comuni con più studenti stranieri

Tra i centri della provincia, Eboli registra la presenza più alta con 850 studenti stranieri, seguita da Battipaglia (780), Salerno (555), Nocera Inferiore (235) e Cava de’ Tirreni (121).

L’impatto positivo del fenomeno

Due studenti stranieri su tre sono di seconda generazione, nati in Italia da famiglie straniere. Gli altri, spesso rifugiati o migranti economici, hanno trovato accoglienza nelle scuole salernitane. Questo “esercito” di giovani under 19 rappresenta non solo il futuro della scuola, ma anche una risorsa fondamentale per il tessuto sociale e culturale del territorio.

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